Siamo giunti alla fine di questo mese che ha evidenziato un movimento ribassista per i principali indici azionari (soprattutto per quelli europei) partiti dai livelli massimi di fine maggio fino a toccare quasi i minimi semestrali in questa settimana.
Sulla debolezza dei mercati ha influito anche una serie di dati non positivi provenienti dalla Cina (incluso i timori sulla mancanza di liquidità) e la delicata situazione politica greca con le "minacce" di una rottura nella maggioranza di governo e di elezioni anticipate a causa del problema relativo alla televisione pubblica ERT.
Giugno è stato un mese a due velocità per il dollaro, con la prima metà caratterizzata da forti vendite ed una seconda parte di grande ripresa per il "biglietto verde" soprattutto dopo le notizie in merito ad una possibile diminuzione degli stimoli monetari da parte della Fed.
In questo senso abbiamo avuto dichiarazioni opposte dalla BCE, con il governatore Draghi che ha invece rimarcato come l'attuale politica monetaria espansiva continuerà fino a quando non si paleseranno miglioramenti evidenti nella crescita e in alcuni indicatori macro ancora negativi (quelli del mercato lavorativo in primis). La reazione dell'euro, sia per questa prospettiva che per la correlazione inversa con il dollaro, è stata ovviamente quella di riprendere un movimento ribassista (dopo i massimi relativi di inizio mese) e di confermare una lateralità della quotazione nel medio periodo.
Settimane sicuramente negative per i metalli preziosi che accelerano al ribasso riportandosi su livelli di minimi quasi triennali.
Il mese di luglio inizierà con un calendario economico "esplosivo" con 3 decisioni di tassi di interesse, produzioni manifatturiere e dati del lavoro statunitense. Come al solito analizziamo tutto e guardiamo i miei consueti grafici nudi nel video di questa settimana.
Buon fine settimana a tutti e ci vediamo venerdì prossimo!
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
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