La settimana in corso non ha presentato novità particolari: nessuna riunione di politica monetaria, market movers di ordinaria volatilità, indici azionari piuttosto contrastati ed in lateralità, nessuna notizia internazionale degna di particolare menzione.
Sicuramente l'inizio di aprile sarà decisamente più interessante (e volatile) con la riunione della banca centrale australiana (aumenteranno i tassi come in Nuova Zelanda?) e della BCE con relativa conferenza stampa di Mario Draghi. La prossima settimana avremo anche la pubblicazione dei dati mensili sul mercato del lavoro statunitense, le Non Farm Payrolls; non assisteremo invece alla decisione tassi del Regno Unito (in genere il primo giovedì del mese come per la BCE) pianificata per il 10 di aprile.
Nel video che ho preparato questo venerdì analizziamo insieme alcuni interessanti strumenti (Aud-Usd, Eur-Cad, Usd-Yen, Oro) e i miei trades in corso (USOil, Aud-Chf, Eur-Aud, Gbp-Aud)!
Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
venerdì 28 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
Segnali Forex: Eur-Aud, il testa e spalla pare formato!
Eur-Aud,
grafico di Price Action giornaliero
Eur-Aud:
il ritorno alla forza del dollaro australiano, a cui stiamo assistendo nelle
ultime sedute, pare confermare quello che fino a pochi giorni fa sembrava solo
una potenziale figura di inversione. Dopo il massimo raggiunto in gennaio a
1,58 infatti il prezzo ha gradualmente continuato un movimento discendente
rompendo la media mobile nel time frame settimanale (1,5160) e tutta la zona
statica e dinamica di supporto 1,5130 (trendline rialzista annuale) e completando
uno dei pattern di inversione di tendenza più conosciuti in analisi tecnica, il
testa e spalla. Al fine di evitare false rotture e per avere la conferma del
cambio trend è necessario attendere il ritest della cosiddetta
"neckline" e quindi un pullback tecnico sul livello chiave 1,5130 con
segnale di trading short sul time frame daily o H4. Il target di una operazione
in vendita sarebbe per lo meno in area 1,45. Ovviamente in caso di un nuovo
ritorno sopra la neckline (e quindi di falsa rottura daily) valuterei set up
long sul time frame settimanale.
Calendario
Forex
Il
calendario economico di oggi ci presenta, tra i market movers più importanti,
il dato sulla fiducia dei consumatori tedeschi (invariata), gli ordini dei beni
durevoli statunitensi (in forte rialzo) e, tra poche ore, la bilancia
commerciale neozelandese.
I
principali indici azionari oggi chiudono una seduta positiva con performance
buone per l’Asia e l’Europa. Indici americani, al momento, appena sopra la
parità.
Domani
riceveremo le vendite al dettaglio in Gran Bretagna e numerosi dati provenienti
dagli Stati Uniti: il prodotto interno lordo, i consumi individuali, i sussidi
alla disoccupazione.
Maurizio
Orsini
lunedì 24 marzo 2014
Segnali Forex: Eur-Usd, pronti a rotture ribassiste?
Eur-Usd,
grafico di Price Action giornaliero
Eur-Usd:
il grafico settimanale è ancora impostato al rialzo, con il prezzo sopra la
EMA21, ma sia il quattro ore che il daily appaiono decisamente più ribassisti,
sotto l'importante resistenza 1,3820 e la media mobile ed evidenziando la
rottura della trendline rialzista di breve periodo. La strategia potrebbe
essere quella di trovare un set up di price action proprio nel time frame H4
(al fine di ottenere un rapporto rischio/rendimento migliore) oppure di
valutare un segnale di trading nel grafico daily confermato da una rottura
ribassista della zona 1,3750 per una entrata in vendita con primo target in
zona 1,3650 e poi eventualmente in area 1,3480.
Calendario
Forex
L'ultima
settimana di marzo inizia con una serie di dati manifatturieri dai differenti
risultati: dalla Cina, dalla Germania e dagli USA sono giunti dati negativi e
sotto le attese degli analisti a differenza della zona euro in cui sono state
rispettate le previsioni. Dalla Germania e dall'area euro abbiamo ricevuto
anche i dati sul PMI servizi che hanno deluso le attese nel primo caso e confermato
le stesse nel secondo.
Gli
indici asiatici hanno chiuso positivamente la prima seduta settimanale con
ottime performance per Tokyo ed Hong Kong. Debole invece l'apertura delle borse
europee (che chiudono al ribasso) e di quelle statunitensi.
Il
calendario economico di domani ci mostrerà il consueto indice IFO tedesco;
l'inflazione britannica; la fiducia dei consumatori statunitensi.
Maurizio
Orsini
venerdì 21 marzo 2014
Video analisi Forex 21.03.2014
Le notizie giunte dalla Crimea con il referendum di domenica scorsa e l'annessione da parte della Russia non hanno influito sui mercati che, al contrario, hanno avuto una prima parte di settimana decisamente positiva. Laddove non è riuscita l'Ucraina è arrivata la Federal Reserve con il taglio nell'acquisto di asset governativi che ha messo le ali al dollaro e spinto al ribasso i corsi azionari.
Oltre a quello della Fed evidenziamo anche il meeting di politica monetaria in Svizzera, con la conferma da parte della SNB del livello dei tassi e del "floor" minimo nel cambio contro l'euro (pari a 1,20) che verrà mantenuto anche con l'acquisto illimitato di euro dato che il franco è considerato ancora troppo apprezzato.
Nella video analisi di questo venerdì vediamo insieme alcune interessanti opportunità di trading per la prossima settimana!
Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
Oltre a quello della Fed evidenziamo anche il meeting di politica monetaria in Svizzera, con la conferma da parte della SNB del livello dei tassi e del "floor" minimo nel cambio contro l'euro (pari a 1,20) che verrà mantenuto anche con l'acquisto illimitato di euro dato che il franco è considerato ancora troppo apprezzato.
Nella video analisi di questo venerdì vediamo insieme alcune interessanti opportunità di trading per la prossima settimana!
Buon week-end
Maurizio Orsini
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mercoledì 19 marzo 2014
Segnali Forex: Aud-Nzd, occhio a segnali long!
Aud-Nzd,
grafico di Price Action giornaliero
Aud-Nzd:
come abbiamo già visto in altri articoli, la coppia si trova in un trend
ribassista di medio-lungo termine che sta giungendo però in un'area di supporto
molto interessante. Il livello 1,0430 rappresenta infatti un minimo storico che
non viene testato da ben 9 anni per cui, seppur all'interno di un momentum più
ribassista che rialzista, rappresenterebbe comunque una situazione interessante
quella di trovare un chiaro set up di price action long proprio su tale zona di
supporto o anche sul precedente livello 1,0530 (magari simile alla Pin di fine
gennaio). La strategia potrebbe essere quella di approfittare di un ritorno
agli acquisti con un target di breve sul primo livello di resistenza 1,0730 per
poi, eventualmente, puntare ad un ritorno sulla parte superiore del trading
range a 1,09.
Calendario
Forex
Giornata,
quella odierna, con diversi importanti market movers: dal Giappone ricordiamo
un discorso del governatore della BoJ Kuroda; dal Regno Unito la pubblicazione
dei verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria (livello tassi e acquisto
asset confermati all'unanimità) e i dati sul mercato del lavoro che non sono
risultati molto positivi (conferma della disoccupazione al 7,2% ma calo
dell'occupazione e aumento dei sussidi alla disoccupazione). Tra poche ore
avremo il dato sul prodotto interno lordo neozelandese e, soprattutto, la
conclusione della riunione del Fomc con la decisione tassi e la comunicazione
del tapering da parte di Janet Yellen.
Dopo
il referendum in Crimea e la sua annessione ufficiale da parte della Russia i
principali indici azionari si muovono intorno alla parità, in attesa delle
decisioni della Fed.
Il
calendario economico di domani ci mostrerà il secondo meeting di politica
monetaria della settimana, in Svizzera, dove non sono attese variazioni. Altri
dati giungeranno poi dagli Stati Uniti: sussidi alla disoccupazione, indice
Philadelphia Fed e Super Indice.
Maurizio
Orsini
lunedì 17 marzo 2014
Segnali Forex: Rame, attendiamo la fine del rimbalzo.
Rame,
grafico di Price Action giornaliero
Rame:
dopo una fase di incertezza e lateralità durata circa sette mesi (con il prezzo
chiuso tra i livelli $3,40 e $3,15) il Rame ha avviato un movimento di ribasso
che si è notevolmente accentuato lo scorso 7 marzo con il primo default di un
bond cinese. Il prezzo è passato nell'arco della stessa giornata dai $3,20 ai
$3,08 continuando poi il trend discendente nelle immediate sedute giungendo sui
minimi quasi triennali di $2,90. Dopo questa fortissima discesa il Rame sta
accumulando sopra il livello chiave appena menzionato, tentando un recupero
tecnico rialzista che potrebbe giungere anche in area $3,04 (primo livello di
Fibonacci) sulla quale si potrebbero ricercare segnali di trading short per
riprendere il trend bearish.
Calendario
Forex
La
terza settimana di marzo inizia con pochi market movers rilevanti tra i quali
possiamo ricordare l’inflazione della zona euro in febbraio (in netto aumento
anche se non come il mercato prevedeva); la produzione industriale e
manifatturiera degli Stati Uniti entrambe positive e sopra le attese.
Dopo
il referendum di ieri in Crimea, che (era scontato!) ha confermato la volontà
popolare di annettersi alla Russia separandosi dall’Ucraina, i mercati
internazionali non risentono del clima di “guerra fredda” e viaggiano
praticamente tutti in territorio positivo.
Il
calendario economico di domani ci mostrerà il Minute della banca centrale
australiana, il dato sull’inflazione statunitense e l’indice di fiducia tedesca
ZEW.
Maurizio
Orsini
venerdì 14 marzo 2014
Video analisi Forex 14.03.2014
Settimana decisamente meno volatile, quella che termina oggi, rispetto ai fuochi d'artificio di quella passata ma comunque con interessanti spunti di riflessione.
Nella riunione di politica monetaria che si è tenuta in Giappone sono stati confermati sia i tassi di interessi che la base monetaria in un clima di "attesa" che al momento sta generando un leggero rafforzamento dello yen ed un rallentamento di quegli effetti positivi che aveva generato il Quantitave Easing nell'aprile 2013.
Nel secondo meeting monetario in Nuova Zelanda il governatore Wheeler (come da attese) ha deciso di aumentare il tasso di riferimento al 2,75% confermando il buon stato di salute dell'economia domestica e aprendo la strada, magari, per mosse restrittive in altre zone geografiche (Australia?).
A proposito di dollaro australiano, facciamo attenzione alla contrazione dell'economia cinese (vendite al dettaglio e produzione industriale sotto le attese) perché, vista la stretta correlazione, potrebbe influenzare l'export australiano e ridurre gli effetti positivi legati ai buoni dati macro giunti negli scorsi giorni.
Nel video settimanale di questo venerdì analizziamo i grafici di Aud-Nzd, Eur-Usd, Gbp-Yen ed i metalli preziosi.
Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
Nella riunione di politica monetaria che si è tenuta in Giappone sono stati confermati sia i tassi di interessi che la base monetaria in un clima di "attesa" che al momento sta generando un leggero rafforzamento dello yen ed un rallentamento di quegli effetti positivi che aveva generato il Quantitave Easing nell'aprile 2013.
Nel secondo meeting monetario in Nuova Zelanda il governatore Wheeler (come da attese) ha deciso di aumentare il tasso di riferimento al 2,75% confermando il buon stato di salute dell'economia domestica e aprendo la strada, magari, per mosse restrittive in altre zone geografiche (Australia?).
A proposito di dollaro australiano, facciamo attenzione alla contrazione dell'economia cinese (vendite al dettaglio e produzione industriale sotto le attese) perché, vista la stretta correlazione, potrebbe influenzare l'export australiano e ridurre gli effetti positivi legati ai buoni dati macro giunti negli scorsi giorni.
Nel video settimanale di questo venerdì analizziamo i grafici di Aud-Nzd, Eur-Usd, Gbp-Yen ed i metalli preziosi.
Buon week-end
Maurizio Orsini
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mercoledì 12 marzo 2014
Segnali Forex: Aud-Nzd, ci avviciniamo ai minimi storici.
Aud-Nzd,
grafico di Price Action giornaliero
Aud-Nzd:
come anticipato in uno dei miei precedenti post e dopo aver toccato la media
mobile, il prezzo ha ripreso il movimento ribassista che ha contribuito a
spingere il cross dell'Oceania verso la zona 1,05. Il quadro tecnico evidenzia
un trend di medio termine short ben definito ma da fine anno Aud-Nzd si trova
in questa lateralità che non riesce ancora a violare. Sarà quindi interessante
valutare la price action proprio sulla zona di supporto sopra menzionata perchè
un chiaro segnale long potrebbe essere negoziato per vedere un ritorno del
prezzo verso il lato superiore di questo range (1,09); a rafforzare questa
potenziale situazione vi è anche la presenza di un livello storico di minimo di
Aud-Nzd a 1,0440.
Calendario
Forex
Il
calendario economico di oggi è iniziato con un paio di dati sulla fiducia dei
consumatori dall’Australia e dal Giappone, nel primo caso abbiamo riscontrato
un netto aumento al contrario della fiducia giapponese che è risultata in calo.
Dalla
zona euro la produzione industriale è risultata essere superiore alle attese al
2,1%.
Il
market mover principale della giornata è comunque il meeting di politica
monetaria che si terrà tra pochissime
ore in Nuova Zelanda; il consensus degli analisti è per un incremento dei tassi
al 2,75% (attenzione alla volatilità sul cambio).
Oggi
i mercati azionari asiatici hanno archiviato una pessima giornata con chiusure
nettamente negative (Nikkei -2,60%); anche le borse europee dopo un'apertura
incerta virano al ribasso così come gli indici americani che si muovono,
deboli, intorno alla parità.
Per
domani ricordiamo le aspettative di inflazione e i dati sul mercato del lavoro
in Australia; la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina; il
report mensile della BCE; le vendite al dettaglio e i sussidi alla
disoccupazione USA; l’indice manifatturiero neozelandese.
Maurizio
Orsini
lunedì 10 marzo 2014
Segnali Forex: Eur-Gbp, un segnale short sulla resistenza o break out rialzista?
Eur-Gbp,
grafico di Price Action giornaliero
Eur-Gbp:
non è sicuramente tra le coppie che esprimono, da un po' di tempo, una
direzionalità molto chiara e lineare comunque la tendenza di medio termine è
ancora impostata al ribasso (anche nel time frame weekly il prezzo continua ad
essere in linea con la media mobile) riflettendo una situazione di stampo
fondamentale che premia la crescita ed il miglioramento del Regno Unito. Nel
breve periodo Eur-Gbp ha evidenziato però una forte ripresa che ha riportato il
cross sulla zona di resistenza 0,8320 importante perché valida anche da un
punto di vista dinamico con il passaggio della trendline ribassista di più
lungo periodo. Una strategia potrebbe essere quella di ricercare proprio su
tale livello chiave un segnale di trading short per riprendere una fase di
discesa della quotazione con target il supporto 0,8160. Al contrario, un'
eventuale rottura rialzista (come sembra verificarsi oggi) potrebbe farci
considerare l'apertura di posizioni long con target sulla resistenza successiva
0,8460.
Calendario
Forex
In
attesa di ulteriori sviluppi sulla situazione ucraina, ci siamo lasciati alle
spalle una settimana di altissima volatilità e ne iniziamo un’altra che
dovrebbe essere più “tranquilla”. La giornata odierna è stata caratterizzata da
alcuni dati provenienti dal Giappone, in particolare il prodotto interno lordo
che nel quarto trimestre è cresciuto (0,2%) come da attese ma meno della
precedente rilevazione; le vendite al dettaglio svizzere, in netto calo; la
fiducia degli investitori nella zona euro, in rialzo quasi come da attese.
Inizio
negativo per le borse asiatiche con l'indice giapponese che chiude cedendo un
punto percentuale; i listini europei aprono al rialzo per poi passare in
negativo e chiudere contrastate, vista anche la debolezza di Wall Street.
Il
calendario economico di domani ci presenterà, come market mover più importante,
il meeting di politica monetaria in Giappone e la conferenza stampa del
governatore Kuroda. Ricordiamo inoltre la fiducia economica australiana e la
produzione industriale, manifatturiera e la stima del PIL nel Regno Unito.
Maurizio
Orsini
venerdì 7 marzo 2014
Video analisi Forex 07.03.2014
La settimana appena conclusa potrebbe essere, a mio avviso, la più intensa e volatile di tutto il mese di marzo dato che, oltre ai molti e importanti market movers, abbiamo avuto una volatilità "aggiunta" in relazione alla difficile situazione ucraina.
Le quattro riunioni di politica monetaria che si sono realizzate non hanno generato modifiche nei rispettivi livelli dei tassi di interesse e cioè 2,50% in Australia, 1% in Canada, 0,50% in Gran Bretagna e 0,25% nella zona euro. Anche da un punto di vista di "linee guida" di politica monetaria non ci sono state grandi variazioni, considerando la conferma inglese sull'acquisto di asset (375 miliardi di sterline al mese) e la continuazione della "forward guidance" della BCE al fine di garantire la crescita economica e la stabilità dei prezzi.
La settimana si conclude con una serie di dati sul mercato del lavoro: in Svizzera, Canada ma, soprattutto, negli Stati Uniti con la pubblicazione delle Non Farm Payrolls e la consueta volatilità che gli stessi generano.
Nel video settimanale di questo venerdì analizzo alcuni strumenti interessanti (Eur-Aud, Usd-Chf, Petrolio) nonché la situazione delle mie operazioni a mercato.
Buon week-end
Maurizio Orsini
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Le quattro riunioni di politica monetaria che si sono realizzate non hanno generato modifiche nei rispettivi livelli dei tassi di interesse e cioè 2,50% in Australia, 1% in Canada, 0,50% in Gran Bretagna e 0,25% nella zona euro. Anche da un punto di vista di "linee guida" di politica monetaria non ci sono state grandi variazioni, considerando la conferma inglese sull'acquisto di asset (375 miliardi di sterline al mese) e la continuazione della "forward guidance" della BCE al fine di garantire la crescita economica e la stabilità dei prezzi.
La settimana si conclude con una serie di dati sul mercato del lavoro: in Svizzera, Canada ma, soprattutto, negli Stati Uniti con la pubblicazione delle Non Farm Payrolls e la consueta volatilità che gli stessi generano.
Nel video settimanale di questo venerdì analizzo alcuni strumenti interessanti (Eur-Aud, Usd-Chf, Petrolio) nonché la situazione delle mie operazioni a mercato.
Buon week-end
Maurizio Orsini
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mercoledì 5 marzo 2014
Segnali Forex: Argento, cerchiamo un segnale long sul supporto.
Argento, grafico di Price Action giornaliero
Argento: il forte
movimento di rialzo a cui abbiamo assistito nel mese di febbraio ha
parzialmente perso di forza riportando la quotazione dai $22,30 all'area $21.
La situazione, per correlazione, è molto simile a quella dell'oro con la
differenza che per l'argento siamo già arrivati sul supporto statico daily e su
quello dinamico rappresentato dalla media mobile 21. Una valida strategia
potrebbe essere quella di ricercare proprio in quest'area un chiaro segnale di
price action long per riprendere il movimento rialzista che aveva portato alla
rottura della EMA21 nel time frame settimanale. Prestiamo comunque attenzione
perchè proprio su quest'ultimo lasso temporale la candela in formazione è
tutt'altro che rialzista (anche se, ovviamente, siamo solo a metà settimana!) e
nel grafico H4 l'argento è ancora sotto la media e all'interno di un mini trend
ribassista. Valutiamo quindi set up di trading evidenti e preferibilmente nel
grafico daily.
Calendario Forex
Ad inizio giornata abbiamo ricevuto dall'Australia il dato sul
prodotto interno lordo che non solo ha confermato le attese ma è salito al di
sopra delle previsioni (+0,8% ne quarto trimestre). In Canada si è tenuta la
seconda riunione di politica monetaria della settimana con conferma da parte
del governatore Stephen Polloz dell'attuale livello dei tassi all'1%. Ricordiamo
oggi gli ottimi dati sul PMI servizi in molte zone geografiche: Cina, Italia,
Francia, Germania, zona euro, Regno Unito (tutti quanti sopra le previsioni!). Dall'Europa
il dato sulle vendite al dettaglio è salito ben al di sopra delle attese mentre
quello sul prodotto interno lordo ha rispettato le previsioni. Dagli Stati
Uniti abbiamo ricevuto il dato sulla produzione non manifatturiera (peggio del
previsto) e, tra poche ore, il consueto appuntamento con la pubblicazione del
Beige Book della Federal Reserve in preparazione del meeting del 18 marzo.
Ancora positiva la chiusura di Tokyo (+1,20%); apertura leggermente
negativa per le borse europee che chiudono poi contrastate (ma buona
performance per Milano e Madrid). Intorno alla parità, al momento, gli indici
americani.
Al di là della consueta attenzione alle notizie internazionali
(Ucraina) che interessano i mercati, il calendario macroeconomico di domani
evidenzia soprattutto le due riunioni di politica monetaria della BCE e della
Bank of England con i relativi discorsi dei suoi governatori (nessuna modifica
dei tassi è in previsione). Tra gli altri market mover rilevanti possiamo
ricordare le vendite al dettaglio australiane ed i sussidi alla disoccupazione
USA.
Maurizio Orsini
lunedì 3 marzo 2014
Segnali Forex: Eur-Usd, resistenza importante ed incognita Ucraina.
Eur-Usd, grafico di Price Action mensile
Eur-Usd: il grafico
settimanale e giornaliero del cambio principale del Forex evidenzia un
movimento rialzista
di medio termine, con il prezzo ben al di sopra della media
mobile. Seppur priva di grande linearità e continuità, abbiamo assistito ad una
fase ascendente che, nel giro di quasi otto mesi, ha generato un apprezzamento
dell'euro contro il dollaro di ben 10 figure, passando dal livello 1,28 dello
scorso luglio all'attuale 1,38. Quest'ultima area di prezzo rappresenta per
l'Eur-Usd una zona molto importante non solo perché più volte testata negli
ultimi anni, ma anche perché ci troviamo su un' area rilevante da un punto di
vista dinamico: aprendo il time frame mensile possiamo infatti notare come sul
livello 1,38 giunga la trend line ribassista di lungo periodo (partita dal
luglio 2008). Valutare la price action in questa zona grafica sarà quindi
basilare per identificare possibili ingressi long di continuazione del trend di
breve o, al contrario, la presenza di segnali di trading short per una ripresa
della tendenza di lungo termine e l'apertura di una posizione in vendita con
possibile target in area 1,3150.
Purtroppo l'analisi tecnica non è aiutata in questi giorni
dalle notizie internazionali, considerando la grande incertezza che ci riserva
la situazione ucraina ed il possibile inizio di una guerra russa. Un evento
sicuramente di carattere eccezionale la cui ufficializzazione o, speriamo, la
sua risoluzione potranno sicuramente influire sull' Eur-Usd con una fortissima
volatilità.
Calendario Forex
Questa settimana sarà ad altissima intensità non solo per il
calendario economico particolarmente importante ma anche, e soprattutto, per le
tensioni belliche in Ucraina che potrebbero modificare molto gli equilibri che
si stavano creando nel mercato azionario e valutario (abbiamo iniziato subito
con un crollo del Rublo russo, rialzo dell'oro ed incremento a sorpresa del
tasso di interesse russo dal 5,5% al 7%).
La giornata odierna, da un punto di vista macroeconomico, ci ha
presentato molti dati manifatturieri (in Cina, zona euro, Francia, Germania,
Italia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti): leggera discesa in Cina, ma
attesa; negli USA ed in Europa tutti positivi e sopra le previsioni i dati
manifatturieri (tranne in Italia). Ricordiamo anche il dato non manifatturiero
cinese e la spesa individuale negli USA (entrambi in aumento).
Il mercato azionario risente pesantemente della crisi Ucraina e di
un possibile imminente conflitto: i mercati asiatici hanno chiuso la prima
seduta del mese in netto calo, così come i due principali indici russi (Micex e
RTS) che hanno terminato con un crollo rispettivamente del 5% e 7%. Apertura pesantemente
negativa anche per le borse europee che chiudono sulla stessa direzione. Deboli
le borse americane.
Nel calendario macro di domani ricordiamo soprattutto la prima
delle quattro riunioni di politica monetaria, quella in Australia, con il
consensus degli analisti per un mantenimento dell’attuale livello di tasso al
2,50%.
Maurizio Orsini
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