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venerdì 31 gennaio 2014

Video analisi Forex 31.01.2014 (Solo grafici)

Anche questa settimana le principali notizie macro si sono concentrate nella seconda metà della stessa e soprattutto mercoledì con le uniche due riunioni di politica monetaria in calendario.
Dagli Stati Uniti abbiamo assistito all'ultima riunione di Ben Bernanke come governatore della Federal Reserve (la prossima sarà presieduta dalla sua attuale vice Janet Yellen) il quale ha confermato i tassi di interesse allo 0,25% ma anche il piano di riduzione del programma di acquisto di Bond, passando da 75 miliardi a 65 miliardi di dollari mensili.
Anche dalla Nuova Zelanda è giunta la conferma, da parte del governatore della banca centrale Graeme Wheeler, in merito al mantenimento dei tassi al precedente livello del 2,50%.

Attenzione alla prossima settimana perché sarà prevista altissima volatilità considerando le ben tre riunioni di politica monetaria ed i consueti dati mensili sul mercato del lavoro americano.
Ho preparato il mio solito video settimanale di sola analisi grafica per vedere le opportunità di trading per la prossima apertura del mercato!


 Viste le richieste ricevute, terrò due corsi speciali a Bologna e Napoli, solo la mattina e solo per pochissime persone, il 12 e 19 marzo p.v.; nella home del mio sito trovate tutte le info in merito!

Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 29 gennaio 2014

Segnali Forex: Argento, daily e weekly short.

Argento grafico di Price Action daily
Argento: il trend nel grafico settimanale è ancora ribassista (così come il correlato Oro) e sotto la media mobile; il grafico daily invece evidenzia una lateralità di medio periodo che vede il prezzo muoversi tra un livello superiore $20,50 ed uno inferiore a $19. Proprio dopo aver testato l’area di resistenza sopracitata, l’argento ha avuto una fase di debolezza rompendo al ribasso la media mobile e la zona $20. Chiaro che la notizia in arrivo dagli Stati Uniti fra poche ore potrebbe generare qualunque tipo di movimento, sia al ribasso che al rialzo, ma la rottura del livello $19,40 (e del minimo del pattern di inside che il prezzo al momento sta disegnando) potrebbe confermare il movimento short fino al primo livello target in area $19 prima e $18,40 successivamente. Una spinta rialzista invece vedrebbe sempre sui $20,50 un livello weekly importante quale resistenza dinamica, visto anche l’avvicinarsi della media mobile 21. 

Calendario Forex
Il calendario economico odierno ci presenta la giornata più interessante della settimana con market movers di elevata volatilità attesa. Dalla Germania abbiamo ricevuto un buon dato sulla fiducia dei consumatori, in crescita sia rispetto al dato precedente che rispetto alle attese. Le notizie principali però saranno quelle che giungeranno tra pochissime ore con la decisione tassi di interesse in Nuova Zelanda (la previsione è per una conferma dell'attuale 2,50%) e soprattutto il meeting di politica monetaria della Federal Reserve. Nella riunione di oggi (l'ultima di Ben Bernanke) non sono previsti incrementi di tassi, sempre allo 0,25%, ma potrebbe esserci una ulteriore riduzione dell'acquisto di asset da 75 a 65 milioni di dollari mensili (dopo il taglio realizzato nel mese di dicembre).
I principali indici azionari aprono in netto rialzo, influenzati dal forte aumento del tasso di interesse turco (dal 7,75% al 12%!) per contrastare la svalutazione della lira, per poi cambiare completamente trend e chiudere in rosso. Indici USA deboli ma attendiamo la conferma dopo l’incontro della Fed.
Il Forex al momento ci mostra un rafforzamento dello yen e del canadese, incertezza per dollaro e petrolio, euro e sterlina contrastate.

Maurizio Orsini

lunedì 27 gennaio 2014

Segnali Forex: Gbp-Usd, shortare il range o rottura rialzista?

Gbp-Usd grafico di Price Action daily
Gbp-Usd: il grafico giornaliero ci mostra due box di lateralità in cui il Cable si è mosso negli ultimi mesi. Dalla fine di novembre infatti il prezzo ha toccato un livello minimo di 1,6250 ed uno di massimo in area 1,66. Attualmente Gpb-Usd si trova giusto in prossimità di quest' ultimo livello chiave che ha già violato (in modo falso) tra giovedì e venerdì della scorsa settimana realizzando anche una interessante candela ribassista. La tendenza nel breve periodo è comunque rialzista (anche nel weekly) per cui una valida strategia potrebbe essere quella di attendere la rottura della resistenza, un pullback del prezzo per ritestarla ed un segnale di trading long per seguire il trend con target in area 1,6750. Se invece dovessimo riscontrare segnali di price action short, a conferma del bearish engulfing di venerdì scorso, potremmo sicuramente prendere in considerazione una vendita di Gbp-Usd con target sulla parte bassa della lateralità.



Calendario Forex
Anche questa settimana il calendario economico si apre con poche notizie rilevanti (in attesa del gran giorno di mercoledì con il meeting della Fed). Dal Giappone sono stati pubblicati i verbali relativi alla riunione di politica di dicembre, evidenziando quanto già commentato nel report mensile della BoJ della scorsa settimana; dalla Germania è stato invece rilasciato il consueto indice IFO sulla fiducia economica che è risultato in crescita e sopra le attese.
I principali indici azionari asiatici hanno chiuso pesantemente la prima seduta della settimana in scia con le performance negative di venerdì; gli indici europei dopo una apertura in leggero calo accentuano la discesa confermando il momento negativo dei mercati. Deboli anche gli indici USA.
Il Forex ci mostra un’altra giornata di debolezza del dollaro, forza per sterlina e variabilità dell’euro.
Per domani ricordiamo il prodotto interno lordo del Regno Unito e i dati statunitensi della fiducia dei consumatori e ordini dei beni durevoli.

Maurizio Orsini

venerdì 24 gennaio 2014

Video analisi settimanale 24.01.2014 (Solo grafici!)

La settimana in corso è stata caratterizzata da due "protagonisti assoluti" che sono stati la sterlina inglese ed il dollaro canadese, nel primo caso positivamente e nel secondo in negativo. Dal Regno Unito infatti abbiamo ricevuto, mercoledì, i dati sul mercato del lavoro che hanno evidenziato un nuovo calo della disoccupazione a livelli di minimo quinquennale e prossimi al target del 7% stabilito dalla Bank of England. Lo stesso giorno si è svolto in Canada il meeting di politica monetaria in cui è stato nuovamente confermato il livello dei tassi all' 1% ma, questa volta, si è concretamente parlato della disponibilità a prossimi tagli del costo del denaro al fine di far fronte a dati macro non positivi e ad una riduzione dell'export di petrolio. Sul piano valutario l'effetto è stato quello di uno "strong buy" di sterline e di un "sell off" di dollari canadesi.

Il rilascio dei dati manifatturieri ha mostrato un rallentamento della Cina e degli Stati Uniti, una crescita in Germania e nella zona euro.
Per la prossima settimana ricordiamo soprattutto le due riunioni di politica monetaria negli Stati Uniti ed in Nuova Zelanda (entrambe mercoledì sera).

Vi lascio con il mio consueto video settimanale di sola analisi grafica.

 
Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 22 gennaio 2014

Segnali Forex: Gas Naturale, cerchiamo un segnale long dopo la rottura!

Gas Naturale grafico di Price Action daily
Gas Naturale: il grafico daily del Gas ci mostra una situazione di deciso rafforzamento iniziata una decina di giorni fa dopo il forte crollo dei giorni 8 e 9 gennaio (una sorta di falsa rottura daily). Anche i time frame settimanale e H4 evidenziano un momentum rialzista, con il prezzo ben al di sopra della media mobile 21. La quotazione del Gas Naturale ha raggiunto e superato oggi la zona di resistenza $4,50  che rappresentava un livello di massimo biennale ed il prezzo ha avuto la forza di confermarsi sopra tale area. La strategia operativa potrebbe essere quella di attendere un segnale di trading long, dopo un ritest del livello sopracitato, per entrare in acquisto con target sulla seguente area di resistenza $4,69.


Calendario Forex
Il calendario economico ci offre oggi la giornata più interessante della settimana con ben due meeting di politica monetaria (in Giappone e Canada). La Bank of Japan ha deciso di mantenere invariate le proprie linee guida, mantenendo i tassi prossimi allo zero, la stessa politica ultra espansiva ed i livelli target di inflazione (1,9% entro il 2015). Anche la Bank of Canada, come da attese, ha mantenuto invariato il costo del denaro all'1% aprendo anche a prossimi possibili tagli. Nella mattina abbiamo ricevuto dall'Australia il dato sull'inflazione che è salita al 2,7%, sopra le attese degli analisti. Diversi market mover sono giunti dal Regno Unito con il Minute della Bank of England e i dati sul mercato del lavoro che hanno brindato il ritorno della disoccupazione ai minimi quinquennali (7,1%) ed ormai vicinissima al target del 7% stabilito dalla banca centrale per valutare modifiche della propria politica. Tra poche ore conosceremo la produzione manifatturiera in Nuova Zelanda.
I principali indici azionari europei hanno aperto la seduta in netto rialzo per poi chiudere appena sotto la parità (soprattutto Madrid e Milano); indecisi anche gli indici americani.
Il Forex ci mostra una giornata di maggior forza per l’euro e soprattutto per la sterlina; debolezza per il dollaro e per il canadese.
Anche domani riceveremo diversi market movers importanti come i dati manifatturieri in Cina, Germania, zona euro e Stati Uniti; il report mensile della BoJ; le richieste di sussidi alla disoccupazione USA; la fiducia dei consumatori della zona euro.

Maurizio Orsini

lunedì 20 gennaio 2014

Segnali Forex: Eur-Usd, un segnale short che confermi la rottura

Eur-Usd grafico di Price Action daily
Eur-Usd: come spiegato anche la scorsa settimana, il grafico daily evidenzia una situazione di breve periodo che non era chiarissima ma che l'attuale rafforzamento del dollaro potrebbe migliorare. Sul livello 1,3620 infatti stavo attendendo un segnale long ma (come prospettato dalla mia strategia alternativa) la forza del dollaro ha generato una rottura del supporto statico e dinamico 1,3570, spostando l'outlook da long a short. Di conseguenza cerchiamo di capire ora se tale rottura sarà confermata; e la presenza di un segnale di price action short sul livello appena violato rappresenterebbe in tal senso non solo una valida conferma, ma anche una interessante opportunità di trading short con primo target in area 1,34.


Calendario Forex
La nuova settimana inizia con alcuni dati macroeconomici giunti dall'oriente. Dalla Cina il prodotto interno lordo dell'ultimo trimestre è risultato in diminuzione (al 7,7%) ma non come gli analisti si attendevano; stabile la produzione industriale ed in leggera ripresa le vendite al dettaglio. Anche dal Giappone abbiamo ricevuto il dato sulla produzione industriale, leggermente al di sotto della rilevazione precedente. Fra poche ore giungerà anche dalla Nuova Zelanda il tasso di inflazione.
Chiuse oggi le borse americane per il Martin Luther King Day, i principali indici mondiali sono stati poco mossi e leggermente sotto la parità.
Il Forex ci mostra una giornata di correzione per il dollaro, debolezza anche per petrolio e metalli preziosi, forza per la sterlina.
Il calendario economico di domani ci presenterà solamente (fra i dati più importanti) l'indice tedesco ZEW sul sentiment economico in Germania.

Maurizio Orsini

venerdì 17 gennaio 2014

Video Analisi 17.01.2014 (solo grafici)

Questa settimana è stata caratterizzata da molti market mover di media rilevanza e dall’ assenza di meeting di politica monetaria. Sono giunte in ogni caso delle conferme da due delle aree geografiche più importanti del mondo in relazione alla continuazione dell’attuale linea monetaria. Dagli Stati Uniti infatti la Federal Reserve (con il Beige Book) ha confermato la graduale crescita dell'economia statunitense ed il miglioramento del mercato del lavoro, con conseguente importanza della riduzione degli aiuti monetari; dalla zona euro, invece, la banca centrale europea ha evidenziato (nel suo report mensile) una crescita debole per tutto il 2014, con una inflazione ancora sotto obiettivo ma senza rischi di deflazione e con dei tassi di interesse che rimarranno bassi ancora a lungo.

Stabili infatti i livelli di inflazione nell’ euro zona ed in Germania; in salita negli Stati Uniti dove abbiamo avuto anche un buon dato settimanale dal mercato del lavoro (meno nuovi disoccupati!).

Attenzione alla prossima settimana con la decisione tassi in Giappone e Canada.
Vi lascio il mio consueto video settimanale di sola analisi grafica con le opportunità di trading più interessanti!


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 15 gennaio 2014

Segnali Forex: Eur-Usd, un segnale long sul supporto dinamico

Eur-Usd grafico di Price Action daily
Eur-Usd: il grafico daily ci mostra una situazione di breve periodo non molto chiara e con il prezzo che più volte ha violato la media mobile 21, nel frattempo divenuta piatta. Il livello 1,3620/1,36 è stato particolarmente sentito dal prezzo negli ultimi tre mesi, per cui potremmo valutare un chiaro segnale di price action long su tale area, anche in considerazione della spinta che potenzialmente potrebbe giungere dalla trendline rialzista di medio termine, riportando l'Eur-Usd sulla zona target 1,38. Attenzione ai break out ribassisti perché la forza del dollaro di queste due ultime sedute potrebbe anche generare una violazione del supporto statico e dinamico, spostando l'outlook da long a short e quindi prediligendo, nel caso, segnali operativi di vendita. Come al solito la strategia la deciderà il prezzo stesso!


Calendario Forex
La giornata odierna ci ha mostrato soprattutto notizie di media rilevanza fra le quali ricordiamo in modo particolare il dato sul prodotto interno lordo tedesco (in calo allo 0,4% sotto le attese) e, soprattutto, la pubblicazione (tra poche ore) del Beige Book della Federal Reserve che rappresenta una importante base dati per poi decidere in merito alla propria politica monetaria.
L'indice azionario giapponese corregge parzialmente al rialzo le perdite di ieri ed anche le borse europee hanno avuto una giornata molto positiva. Apertura al rialzo anche per i listini statunitensi.
Il Forex evidenzia, prima del Beige Book della Fed, una seduta di rafforzamento per il dollaro ed il petrolio,  di debolezza per euro e sterlina e di leggero recupero per lo yen.
Il calendario economico di domani ci riserverà i dati sul mercato del lavoro australiano, il report mensile della BCE, diversi dati sull'inflazione (Germania, zona euro e USA), il consueto appuntamento del giovedi con le richieste di sussidi alla disoccupazione.

Maurizio Orsini

venerdì 10 gennaio 2014

Strategie Forex - Video analisi 10.01.2014 (SOLO GRAFICI!)

La prima "vera" settimana di negoziazione dell'anno è stata subito contraddistinta da un calendario economico particolarmente denso, soprattutto nella seconda metà.

Mercoledì la Federal Reserve ha pubblicato i verbali dell'ultima riunione di politica monetaria di dicembre, evidenziando come la decisione di procedere ad una riduzione nell'acquisto di asset è stata presa, a grande maggioranza, in virtù di una diminuzione dei suoi effetti sull'economia.
Dall'Europa abbiamo assistito a due meeting di politica monetaria con una comune decisione di non procedere a modifiche nei tassi di interesse. La Banca di Inghilterra e la BCE hanno infatti lasciato invariate le rispettive linee di politica accomodante, con il governatore Mario Draghi che ha parlato di una situazione di prolungata debolezza per la zona euro che crescerà, anche nel 2015, in modo modesto.
Oggi il Dipartimento del Lavoro statunitense pubblicherà i dati sull'occupazione (Non Farm Payrolls) e quindi vedremo se sarà confermato il buon risultato di ieri relativo al calo del numero di nuovi disoccupati.

Vi lascio con il mio video settimanale che prenderà in considerazione solo strategie e segnali di trading sui miei grafici valutari e nessun altro dato macroeconomico.

Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 8 gennaio 2014

Segnali Forex: Aud-Nzd, un set up di trading short con inside candle

Aud-Nzd grafico di Price Action daily
Aud-Nzd: il cross oceanico sta confermando la forza del dollaro neozelandese di medio-lungo periodo. Dopo la forte rottura dell'area di supporto 1,10 il prezzo ha raggiunto i minimi quinquennali appena sopra la zona 1,07 , per poi stornare al rialzo con una correzione tecnica fino alla resistenza 1,09 e formando una leggera lateralità di brevissimo periodo. Su tale area (come evidenziato in altri post) stavo ricercando uno dei miei segnali di price action per entrare in questa tendenza ribassista, cosa che è avvenuta la scorsa settimana e che mi vede infatti a mercato con l'operazione ormai a zero rischio. Aud-Nzd si mantiene sempre sotto la media mobile 21 e sotto il livello psicologico 1,08 ma solamente la rottura ribassista della resistenza intermedia e del pattern di inside candle formatosi oggi (circa 1,0750) potrebbe spingere con forza il cross verso il target prefissato in zona 1,06. Tale, eventuale, break out rappresenterebbe anche una seconda opportunità di trading short per chi non era precedentemente entrato in vendita.


Calendario Forex
Il calendario macroeconomico di oggi ci ha presentato notizie di media rilevanza fra le quali ve ne sono alcune che meritano menzione come le vendite al dettaglio nella zona euro (in crescita), la disoccupazione euro (stabile al 12,1%) e, soprattutto, la pubblicazione da parte della Fed dei verbali relativi all'ultimo meeting di politica monetaria di metà dicembre (fra poche ore).
I mercati azionari, dopo le buone performance di ieri, si mantengono intorno alla parità con un’ottima chiusura per l’indice Nikkei.
Il Forex oggi, prima del Minute del Fomc, evidenzia una maggior forza della sterlina e del neozelandese, ed una debolezza per l’euro, il petrolio ed i metalli preziosi.
Il calendario Forex di domani sarà particolarmente interessante in quanto, oltre al dato sull'inflazione cinese, presenterà le prime due riunioni di politica monetaria e le rispettive decisioni tassi nel Regno Unito e nella zona euro. Da non dimenticare anche le vendite al dettaglio in Australia, la produzione industriale tedesca, la fiducia economica dell'euro zona ed il classico appuntamento del giovedì con le richieste di sussidi ala disoccupazione USA.

Maurizio Orsini