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mercoledì 30 ottobre 2013

Argento, possibile ripresa del trend ribassista?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Argento grafico giornaliero
Argento: siamo in una fase di lateralità di brevissimo periodo con il prezzo al di sopra della media mobile 21 e del livello di supporto $22,30 , per cui un' accelerazione rialzista potrebbe spingere l'argento sulla resistenza intermedia $23,50, violata la quale potremmo con più convinzione cercare degli spunti in acquisto. Dobbiamo comunque evidenziare che il prezzo si trova al momento al di sotto di una interessante area di resistenza dinamica costituita dalla trendline ribassista partita un anno fa, la cui tenuta potrebbe far riprendere il movimento discendente soprattutto con la violazione dei $22 e con target anche in area $20. Attendiamo come sempre che sia il prezzo stesso a consigliarci la migliore strategia da adottare.


Finestra macroeconomica
L'odierna giornata è stata caratterizzata dal rilascio di molti interessanti market movers e dalla prima decisione tassi della settimana. Dal Giappone la produzione industriale è cresciuta ma meno rispetto alle attese di mercato. Dalla Germania abbiamo ricevuto i dati sull'inflazione (in calo) e sul mercato del lavoro (disoccupazione stabile al 6,9%). Dalla zona euro la fiducia dei consumatori in ottobre è rimasta invariata, come da attese. Dagli Stati Uniti ricordiamo il dato sull'inflazione (in rialzo a settembre, secondo le attese) ma, soprattutto, l'appuntamento più atteso di tutta la settimana: il meeting di politica monetaria del Fomc. I mercati stavano aspettando delle conferme da parte della Federal Reserve, in merito alla continuazione dell'attuale politica di sostegno all'economia, ed il governatore Bernanke ha di fatto confermato quanto gli analisti si attendevano e cioè un livello di tassi di interesse allo 0,25% ed un rinvio nella riduzione del quantitative easying in attesa di migliori dati macroeconomici soprattutto nel mercato del lavoro.
Nelle prossime ore conosceremo anche le nuove linee guida di politica monetaria della Reserve Bank of New Zealand, per quanto non dovremmo vedere modifiche nel livello dei tassi.
Gli indici azionari chiudono una giornata di intensa volatilità con una prima parte di seduta molto positiva per poi stornare in negativo.
Il mercato Forex, dopo il meeting del Fomc, conferma la forza del dollaro, la debolezza del petrolio e delle commodity currencies, la variabilità dell'euro.
Domani avremo un calendario economico molto denso con il terzo meeting di decisione tassi della settimana da parte della Bank of Japan e la produzione manifatturiera giapponese; la fiducia dei consumatori in Gran Bretagna e Germania; l'inflazione e la disoccupazione della zona euro; il Pil canadese; le richieste di sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

lunedì 28 ottobre 2013

Eur-Cad, verificare la tenuta del supporto settimanale

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Cad grafico settimanale
Eur-Cad: dopo il meeting di politica monetaria della Bank of Canada e la caduta del prezzo del greggio, la scorsa settimana, abbiamo assistito un deprezzamento molto violento del dollaro canadese che ha perso terreno contro tutte le principali valute. Nel rapporto con l'euro, il cross è passato nel giro di poche sedute da 1,4070 a 1,4420 rompendo un importante livello di resistenza settimanale in zona 1,4350. Il prezzo di Eur-Cad sta al momento realizzando una candela di leggerissima correzione e sarà interessante analizzare la tenuta del precedente livello (ora di supporto) per valutare, sempre a fronte di un segnale di trading long, una entrata in acquisto con obiettivo nella seguente zona di resistenza weekly 1,47. In caso di violazione ribassista potremo comunque considerare degli spunti long anche sul supporto 1,4170 avvalorando un possibile ritorno dei compratori con l'avvicinamento (sia nel grafico daily che weekly) della media mobile 21.


Finestra macroeconomica
L'ultima settimana di ottobre si apre con un calendario economico piuttosto tranquillo in cui evidenziamo principalmente un paio di dati provenienti dagli Stati Uniti: la produzione industriale e quella manifatturiera. Entrambe hanno evidenziato una crescita, soprattutto quella industriale (+0,6%) con la migliore performance dallo scorso febbraio.
Gli indici azionari, in attesa del meeting della Fed di mercoledì, chiudono contrastati con le piazze asiatiche positive e quelle europee in rosso. Indici Usa intorno alla parità.
Il mercato Forex ci mostra una giornata di forza per il dollaro e di leggera ripresa per Petrolio e preziosi.
Anche domani i principali market movers arriveranno dagli States con il dato sulle vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori.

Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

venerdì 25 ottobre 2013

Video analisi settimanale 25.10.2013

In questa settimana abbiamo assistito al recupero dei Non Farm Payrolls americani inizialmente programmati per il giorno 4 ottobre e poi posticipati a causa dello Shutdown governativo.
Questo importante market mover ha evidenziato una netta diminuzione dei nuovi posti di lavoro nel mese di settembre (e le aspettative per ottobre non sono positive) generando tra gli operatori la convinzione che la Federal Reserve sarà "costretta" a posticipare i propri piani di riduzione degli stimoli all'economia. La reazione nei mercati finanziari è stata immediata: un ritorno alla propensione al rischio, un apprezzamento dell'euro ed un'ondata di vendite sul dollaro che hanno generato nuovi massimi storici (S&P, Dax ecc) e ritorno sui massimi biennali per il cambio Eur-Usd.

Oltre alla pubblicazione di diversi dati manifatturieri (che hanno evidenziato una conferma nella crescita cinese) ricordiamo in questa settimana il meeting di politica monetaria in Canada ed il Minute in Gran Bretagna. Nel primo caso abbiamo avuto la conferma da parte della Bank of Canada dell'attuale livello dei tassi di interesse (1%) che al momento non dovrebbero subire aumenti; anche dal Regno Unito abbiamo una conferma della politica monetaria corrente e l'indicazione del consenso unanime del Board della BoE sul mantenimento dei tassi e del piano di acquisto di asset da 375 miliardi di sterline al mese.

Vi lascio con il mio video settimanale per tutti i dettagli fondamentali e tecnici relativi alle prossime opportunità di trading.

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 23 ottobre 2013

Usd-Yen, parte bassa del triangolo

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Yen grafico daily
Usd-Yen: nel grafico giornaliero appare evidente il triangolo di medio periodo la cui rottura potrebbe, da un punto di vista tecnico, generare una forte direzionalità. La situazione non è quindi chiarissima nel time frame settimanale benché il brevissimo periodo evidenzi un Usd-Yen ribassista, sotto la media mobile, è molto prossimo all'area di supporto statico e dinamico 96,50. Un segnale di trading rialzista su questo livello chiave potrebbe portare ad un ingresso long per tradare un eventuale ritorno in zona 99; al contrario una rottura ribassista con set up di price action short confermerebbe la tendenza di breve termine e favorirebbe un ritorno del cambio sul livello 95,80.


Finestra macroeconomica
Dopo i dati negativi di ieri sul mercato del lavoro statunitense (disoccupazione in leggero calo ma nuovi posti di lavoro in forte diminuzione a settembre), il calendario odierno ha presentato fra i principali market movers l'inflazione australiana, il Minute della Bank of England e la decisione tassi di interesse in Canada.
In Australia abbiamo avuto in settembre un aumento dell’inflazione all’1,2%, superiore a quanto gli analisti si attendevano, e ciò dovrebbe diminuire la probabilità di avere ulteriori tagli dei tassi nel prossimo meeting economico della RBA in novembre.
Dai verbali dell'ultima decisione tassi britannica constatiamo che la scelta di non procedere a cambiamenti di politica monetaria è stata presa all’unanimità e, pur non aumentando il piano di stimoli, non ci saranno riduzioni fino ad un ritorno del tasso di disoccupazione al di sotto del 7%.
In Canada il governatore della banca centrale Stephen Poloz ha confermato il precedente livello di tassi all'1% evidenziando una continuazione dell’attuale politica monetaria ma senza parlare (a differenza dei precedenti meeting) di futuri rialzi nei tassi.
Le principali borse di valore chiudono una giornata negativa con pesanti cali per Milano e Madrid.
Il mercato Forex ci mostra oggi un leggero recupero del dollaro, forza dell'euro e debolezza per il Petrolio e le commodity currencies.
Per domani ricordiamo il dato sulle richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti e diversi dati sulla produzione manifatturiera (in Cina, Germania, zona euro e America).

Maurizio Orsini

lunedì 21 ottobre 2013

Eur-Usd, cerchiamo segnali long di continuazione

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Usd grafico daily
Eur-Usd: lo scorso venerdi il prezzo ha reagito sull'interessante livello di resistenza 1,37 (evidente anche nel weekly a fine gennaio 2013) dopo il forte movimento rialzista del giorno precedente. In seguito ad un primo momento di forza del dollaro, successivamente all'accordo statunitense, l'euro è tornato ad apprezzarsi confermando la tendenza rialzista di breve periodo. Una strategia volta ad entrare in questo movimento ascendente potrebbe essere quella di ricercare un segnale di trading Long sulla zona di supporto 1,3620 (approfittando anche dell'arrivo della media mobile) considerando come possibile target l'area statica e dinamica 1,3850/1,39 (massimi biennali).


Finestra macroeconomica
L'inizio di settimana è stato piuttosto tranquillo da un punto di vista macroeconomico con un discorso del governatore della Bank of Japan Kuroda ed il dato sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti (in netto calo rispetto alla precedente rilevazione ma comunque sopra le attese).
I mercati azionari hanno un avvio contrastato e chiudono una seduta incerta e con valori non molto lontani da quelli di venerdi.
Il mercato Forex ci mostra una leggera ripresa del dollaro, un calo del petrolio (dopo il dato sulle scorte) ed una seduta contrastata per l’euro.
Il calendario macroeconomico di domani che avrebbe dovuto essere di bassa volatilità come quello odierno, con la sola pubblicazione delle vendite al dettaglio canadesi, ci mostrerà invece il market mover più importante del mercato: è stato infatti ufficializzato il "recupero" dei Non Farm Payrolls, ossia i dati del mercato del lavoro statunitense, dopo il rinvio dello scorso 4 ottobre in seguito allo shutdown americano. Attenzione quindi alla volatilità sul dollaro USA.

Maurizio Orsini

venerdì 18 ottobre 2013

Video analisi settimanale 18.10.2013

Si conclude oggi una delle settimane più volatili ed incerte di questo 2013 con il pericolo di un default statunitense  evitato in extremis! Dopo il tentativo repubblicano di modificare la riforma sanitaria di Obama, favorendo di fatto il blocco del governo (shutdown),  e di fronte all'intransigenza di quest'ultimo a qualsiasi negoziato in tal senso, si è trovato nelle ultimissime ore disponibili un accordo tra le parti al fine di evitare un default tecnico con conseguente downrating statunitense. Tale accordo prevede la riapertura del governo fino alla metà del prossimo gennaio ed un innalzamento nel tetto del debito fino al 7 febbraio 2014, una soluzione provvisoria che consentirà però il reintegro di 800mila dipendenti governativi ed il tempo sufficiente per trovare delle soluzioni definitive tra i due principali partiti americani.

Anche dall'Europa abbiamo ricevuto buone notizie di carattere macroeconomico: un ottimo incremento dell'indice Zew tedesco, una conferma dell'inflazione nella zona euro e dei dati molto positivi dal Regno Unito relativamente al mercato del lavoro e alle vendite al dettaglio.

Dati più o meno invariati oggi dalla Cina con una crescita del prodotto interno lordo al 7,8% ed una produzione industriale stabile.

La prossima settimana avremo un unico meeting di politica monetaria (quello canadese) ma diversi rilevanti market movers che, come sempre, possiamo analizzare nel mio video settimanale insieme con il consueto studio analitico dei miei grafici nudi.

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
P.S: per chi mi domandava: la mia operatività è solo in reale e non in demo, come dimostro (per l'ennesima volta) nel video di oggi!

mercoledì 16 ottobre 2013

Gas Naturale, rottura o correzione?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gas Naturale grafico daily
Gas: dopo il forte movimento rialzista di queste due settimane, il prezzo si riporta in area di resistenza $3,85. Dopo la rottura delle trendline ribassiste di medio periodo, la tendenza è ascendente non solo nel time frame giornaliero ma anche su quello settimanale e H4 (entrambi sopra la media mobile) e ciò renderebbe più che possibile una futura rottura rialzista del livello chiave. Se così dovesse essere, la strategia sarebbe quella di individuare un segnale di trading long per entrare in acquisto, con target la successiva importante area di resistenza $4,30. Nono stante questo il livello livello $3,85 sembra al momento tenere, per cui un set up operativo short si potrebbe valutare per un controtrend di brevissimo termine con target in area intermedia $3,68.


Finestra macroeconomica
A pochissime ore alla scadenza per l'aumento del tetto sul debito americano il Senato ha annunciato il raggiungimento di un accordo tra le parti che porterebbe ad una fine dello "shutdown" fino al 7 gennaio 2014 ed un innalzamento del tetto sul debito fino al 7 febbraio 2014; attendiamo la conferma con la votazione del congresso. Nel frattempo dagli Stati Uniti è stato reso pubblico il Beige Book della Fed che ha evidenziato una crescita più lenta per l'economia negli ultimi mesi di quest'anno.
Tra le altre principali notizie macroeconomiche di oggi ricordiamo l'inflazione neozelandese (la scorsa notte) in aumento all'1,4%; i dati sul mercato del lavoro britannico con una disoccupazione stabile ma un numero di richieste di sussidi in netto calo, e quindi una situazione generale in miglioramento; l'inflazione della zona euro invariata all'1,1%.
I mercati azionari hanno aperto contrastati per poi girare al rialzo nel pomeriggio fiduciosi in un accordo americano, poi raggiunto (ottima performance per gli indici americani).
Il mercato Forex conferma la volatilità annunciata con una debolezza dell’euro ed una forza del dollaro dopo un inizio di seduta opposto. Petrolio di nuovo al rialzo, metalli preziosi in leggero calo.
Il calendario macroeconomico ci presenterà domani la fiducia economica australiana, le vendite al dettaglio in Gran Bretagna e le richieste di sussidi alla disoccupazione in America.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

lunedì 14 ottobre 2013

Eur-Aud, long sul settimanale

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Aud grafico weekly
Eur-Aud: abbiamo due valute piuttosto forti in questo periodo (rispetto alla debolezza di altre importanti monete) che risaltano, nel breve termine, un maggior apprezzamento del dollaro australiano. Il grafico giornaliero è infatti in leggera tendenza ribassista, sotto la media mobile ed il livello di resistenza 1,44.
Ciò nonostante il time frame settimanale appare ancora impostato al rialzo ed evidenzia la vicinanza del prezzo attuale ad un'area di supporto molto importante sia perché in prossimità della media mobile (come supporto dinamico) e sia perché trattasi di un livello chiave molto sentito nella serie storica di Eur-Aud, testato per la precisione nell'agosto 2011, marzo 2011 e ottobre 2010 (come resistenza) e nell'agosto 1997 (come supporto)!
Vista quindi la validità di questa area grafica, un eventuale segnale di inversione daily si potrebbe considerare per un ingresso in acquisto di Eur-Aud con primo obiettivo la zona 1,45 e, nel medio termine, un ritorno sui massimi di 1,49.


Finestra macroeconomica
L'attenzione internazionale è ancora concentrata sugli ultimi 3 giorni che l'amministrazione americana ha a disposizione per evitare pericolose conseguenze dopo lo shutdown governativo. La proposta dei repubblicani di eccedere per 6 settimane il tetto del debito pare non essere gradita ad Obama che preferirebbe una soluzione di più lungo periodo e, comunque, non soggetta ad alcuna condizione legata alla riforma sanitaria...vedremo in questa settimana cosa succederà (a partire dalla riunione tra presidente e leaders del Congresso prevista stasera alla Casa Bianca)!
Il calendario odierno ha evidenziato una crescita nell'inflazione cinese (sopra le attese) ed un leggero miglioramento della produzione industriale dell'area euro che comunque, nel tendenziale annuo, rimane in negativo e sotto le previsioni di mercato.
I mercati azionari hanno avuto un andamento piuttosto contrastato con chiusure intorno alla parità.
Il mercato Forex ci ha mostrato ieri sera una apertura in gap rialzista per l'euro che si è mantenuto in forza; seduta debole per il dollaro e le materie prime.
Tra i principali market movers di domani possiamo ricordare i dati relativi all'inflazione in Nuova Zelanda e Regno Unito, la produzione industriale giapponese, l'indice ZEW tedesco sulla fiducia economia, il Minute della banca centrale australiana.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

venerdì 11 ottobre 2013

Video analisi settimanale 11.10.2013

Mancano sei giorni alla scadenza prevista per trovare un accordo sull’ innalzamento del tetto al debito pubblico statunitense. Questa situazione è sicuramente quella che più di tutte sta catalizzando l’attenzione dei mercati finanziari in questi giorni. Come abbiamo commentato anche la scorsa settimana, il blocco dei finanziamenti al settore governativo è solo la punta di un problema molto più pericoloso che potrebbe portare anche ad un default tecnico del governo USA, a causa dell’impossibilità di far fronte agli stipendi federali. Il presidente Obama ed i rappresentanti repubblicani, tra un’affermazione e l’altra, stanno trovando una via d’accordo per evitare il declassamento statunitense. La volatilità nei mercati azionari e nel dollaro è stata anche causata dalla conferma della nomina di Janet Jellen come prossimo governatore della banca centrale americana, dal gennaio 2014, al posto del suo attuale capo Ben Bernanke garantendo, di fatto, una continuità nella linea di politica monetaria fin’ora adottata.
Rimanendo sempre negli Stati Uniti abbiamo ricevuto ieri i dati settimanali relativi alla disoccupazione (i Non Farm Payrolls non sono stati ancora rilasciati!) che hanno evidenziato un quadro in leggero peggioramento.
Dall’ Europa abbiamo avuto il buon dato sulla produzione tedesca e la conferma della BCE di una situazione economica in graduale ripresa, per quanto il vero anello debole è sempre costituito dal mercato del lavoro e da una disoccupazione ancora troppo elevata.
Nessuna variazione di politica monetaria dall’ Inghilterra con il governatore Mark Carney che ha confermato sia il livello dei tassi di interesse (0,50%) che il piano di acquisto asset di 375 miliardi di sterline al mese.

Vi lascio il mio consueto video settimanale per vedere i prossimi appuntamenti macroeconomici e per analizzare insieme alcuni dei miei grafici nudi del mercato Forex!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

 

mercoledì 9 ottobre 2013

Oro, nuovo momentum ribassista

Analisi giornaliera del mercato Forex, Oro grafico daily
Oro: benchè all'interno di una fase piuttosto confusa di medio termine, il metallo giallo si trova in un trend ribassista di breve periodo più evidente (sotto la EMA21 e la resistenza a $1345) e che potrebbe essere rafforzato dalla tenuta della resistenza intermedia costituita dal livello chiave $1320. Un leggero ritracciamento dopo la candela negativa di oggi potrebbe essere interessante per entrare in una successiva ripresa del movimento discendente dell'Oro che potrebbe avere come target di profitto le aree $1270 e $1200.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico odierno ci ha mostrato diversi importanti dati provenienti dal Regno Unito: il prodotto interno lordo e la produzione industriale (in calo) e la produzione manifatturiera (leggermente in ripresa ma molto meno del previsto). Anche dalla Germania abbiamo ricevuto il dato sulla produzione industriale, risultato molto superiore alle attese.
Dagli Stati Uniti invece sono stati resi pubblici i verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria della Fed (il cosiddetto Minute del Fomc) da cui è emerso quanto già evidenziato dal governatore Ben Bernanke due settimane fa, ossia la propensione ad una continuazione degli stimoli monetari a sostegno dell’economia per giungere gradualmente ad una riduzione degli stessi a cominciare dalla fine di quest'anno.
Dagli USA abbiamo anche ricevuto la notizia della nomina da parte del presidente Obama di Janet Yellen come prossimo governatore della Fed al posto di Ben Bernake (attualmente è la sua vice).
I mercati azionari chiudono contrastati, con performance positive per Tokyo, New York, Milano e Madrid; negativi gli altri indici.
Il mercato Forex evidenzia una debolezza per euro e sterlina, dollaro molto forte che ha penalizzato la maggior  parte delle commodities.
Tra oggi (nella notte europea) e domani evidenziamo due discorsi che il governatore della BCE Mario Draghi terrà negli Stati Uniti, il primo in Massachusetts alla Harward Kennedy School ed il secondo a New York presso l'Economic Club. Anche il governatore della Bank of Japan Kuroda avrà un discorso presso il CFR di New York.
Sempre domani avremo dal Regno Unito il meeting di politica monetaria (non sono attese modifiche ai tassi da parte della Bank of England); dall'Australia i dati relativi al mercato del lavoro, dagli USA le richieste di sussidi alla disoccupazione e dalla zona euro il report mensile della BCE.

Maurizio Orsini

lunedì 7 ottobre 2013

S&P500, long sul supporto statico e dinamico

Analisi giornaliera del mercato Forex, S&P grafico daily
S&P: il grafico giornaliero ci mostra un evidente canale rialzista che ha avuto origine poco più di un anno fa e che ha contribuito a generare nuovi massimi storici prima in maggio e poi in agosto e settembre di quest'anno. Questo bullish trend si trova al momento in fase di correzione e proprio su un livello statico e dinamico importante rappresentato dall'area 1670. Un segnale di trading rialzista si potrebbe analizzare per valutare un ingresso long con potenziale ritorno della quotazione in area 1710 prima e 1730 successivamente. Prestiamo comunque massima attenzione all'eventualità di un break out ribassista, con conseguente cambio di tendenza di medio periodo, che potrebbe derivare soprattutto da motivazioni fondamentali: il problema dello "shutdown" americano e del tetto al debito pubblico potrebbero infatti causare movimenti molto speculativi sul dollaro; da qui l'esigenza di attendere sempre "conferme" dai nostri segnali operativi.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico di oggi è stato particolarmente tranquillo e possiamo evidenziare nello specifico il report mensile della Bank of Japan e la fiducia degli investitori nella zona euro. Nel primo caso la banca centrale giapponese ha evidenziato una moderata crescita dell'economia domestica, che è prevista in graduale miglioramento, così come delle esportazioni. Nessun particolare accenno al tasso di cambio se non la constatazione di un apprezzamento dello Yen nell'ultimo mese. Negativo invece il dato sulla fiducia degli investitori che, nella zona euro, è scesa al 6,1 ossia sotto il dato precedente e sotto le previsioni.
I mercati azionari dopo il rimbalzo di venerdì scorso chiudono una seduta negativa, soprattutto Tokyo, con l'eccezione di Milano.
Il mercato Forex ha evidenziato oggi una nuova debolezza del dollaro e del petrolio, al contrario dei metalli preziosi che disegnano candele rialziste.
In attesa di avere qualche riscontro dagli Stati Uniti in merito alla questione dell’innalzamento del debito (entro il 17 ottobre) avremmo dovuto ricevere domani, dopo il rinvio della scorsa settimana, i dati sul mercato del lavoro (Non Farm Payrolls) ma pare che gli stessi non siano stati confermati.
Tra gli altri principali market movers ricordiamo i dati del mercato del lavoro svizzero e la fiducia sull’economia in Australia.

Maurizio Orsini

venerdì 4 ottobre 2013

Video analisi settimanale 04.10.2013

La settimana attuale è stata caratterizzata da una elevata volatilità, come spesso succede nella prima settimana di ogni mese, ma non solo in virtù dei classici meeting di politica monetaria bensì anche per la difficile situazione che si sta delineando negli Stati Uniti.
In questi giorni infatti abbiamo avuto le riunioni di decisione tassi in Australia, zona euro e Giappone con una conferma generalizzata dell'attuale politica monetaria espansiva e del costo del denaro e con una apertura del governatore Draghi per future nuove misure che potrebbero includere anche un terzo round di LTRO per il sistema bancario sempre più in crisi di liquidità.
Contemporaneamente dagli Stati Uniti, a causa del mancato accordo tra il presidente Obama e i repubblicani, è partito il blocco del finanziamento al settore governativo che ha provocato già il taglio di 800mila posti di lavoro e che potrebbe generare una crisi pesantissima (a livello globale) se non verrà trovata entro il 17 ottobre una soluzione all'innalzamento del tetto sul debito.
Questa grave situazione (detta "shutdown") ha avuto come conseguenza, tra le altre, anche quella rinviare il rilascio dell'importante dato macroeconomico sul lavoro americano inizialmente previsto per oggi (Non Farm Payrolls).


La prossima settimana prestiamo attenzione alla volatilità sulla sterlina, con la riunione della banca centrale inglese per la decisione tassi. Vediamo questo e gli altri market mover nel mio solito video outlook settimanale insieme con la mia semplice e disciplinata analisi dei grafici daily!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

 

mercoledì 2 ottobre 2013

Gbp-Cad, long su ritracciamento o short sulla resistenza

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-CadGbp-Cad: la situazione generale della sterlina è da più parti considerata “in apprezzamento” (soprattutto in relazione al dollaro) e molti attendono delle imminenti prese di profitto. La realtà del cross in oggetto appare però leggermente diversa: la rottura recente dell'area 1,64 è stata particolarmente rilevante in quanto livello superiore di una lateralità di lungo periodo (ben visibile nel grafico settimanale e mensile) e che potrebbe riportare Gbp-Cad nell'area di resistenza 1,70 nel breve periodo e verso un ulteriore apprezzamento nel medio termine, considerando i bassi livelli di quotazione in relazione alla storicità del cross. La strategia operativa potrebbe essere quella di ricercare un possibile nuovo segnale long su leggero ritracciamento nel supporto intermedio 1,6670 (H4) o meglio ancora in area 1,66; oppure di attendere l'arrivo nell'area di resistenza 1,70 per poi valutare potenziali segnali di inversione per entrate di brevissimo termine in controtrend. Come al solito sarà il prezzo stesso a chiarire il quadro analitico e a stabilire la strategia migliore da adottare!


Finestra macroeconomica
L’odierno calendario economico ci ha presentato il secondo meeting di politica monetaria della settimana, la decisione tassi di interesse della Banca Centrale europea. Come da previsioni Mario Draghi non ha apportato alcuna modifica al livello attuale del costo del denaro confermando, come già varie volte evidenziato, l’intenzione della BCE di proseguire con le attuali misure di politica monetaria ed anche con ulteriori strumenti come la LTRO se necessario.
Previsto per oggi (quasi a fine seduta americana) il discorso di Ben Bernanke alla Federal Reserve di St.Louis.
I mercati azionari hanno chiuso la giornata negativamente con una seduta migliore per l’indice italiano che beneficia dell’ottenimento della fiducia al governo Letta e, per ora, evita una crisi politica.
Il mercato Forex ci ha mostrato ancora una debolezza del dollaro, un recupero dell’euro, del neozelandese e dei preziosi.
Domani fra i principali market movers possiamo ricordare le vendite al dettaglio nella zona euro, le richieste di sussidi alla disoccupazione e l’indice non manifatturiero USA.

Maurizio Orsini