"Nzd risulta essere ancora sopravvalutato ma non ci
saranno ulteriori tagli del tasso per tutto il 2013", questo è quanto
comunicato da Graeme Wheeler, governatore della banca centrale neozelandese,
alla fine del meeting svoltosi ieri notte. La situazione economica del paese è
in miglioramento (la stima di crescita del PIL prevede un aumento dello stesso per
la seconda metà del 2014), i consumi in leggera crescita e l'inflazione
tendenzialmente in aumento verso il target previsto. Unico dato da monitorare
con maggiore attenzione è quello sulle esportazioni, penalizzate da una divisa
ancora sopravvalutata, nonostante il calo dell'ultimo periodo.
Positivi anche i dati provenienti dall'Australia con una
variazione dell'occupazione nettamente positiva rispetto alle attese ed un
tasso di disoccupazione in leggera diminuzione (5,5% contro il 5,6% previsto).
Dal report mensile della BCE si è evidenziata una situazione
molto preoccupante soprattutto per il mercato del lavoro con un tasso di
disoccupazione (ad aprile) a livelli record e, purtroppo, previsto non in
miglioramento.
Dagli Stati Uniti abbiamo avuto il dato sulle vendite al
dettaglio (0,6% superiore alle aspettative) e quello sulle richieste di sussidi
alla disoccupazione (in ribasso e quindi meglio delle attese).
Nei mercati azionari abbiamo assistito ad un'altra giornata
difficile (con leggero recupero nell’ultima parte della seduta) influenzata dal
tonfo della borsa giapponese che ha perso oggi più del 6% annullando, di fatto,
tutti i guadagni ottenuti dallo scorso aprile, dopo l'annuncio della BoJ in
merito alle misure di politica monetaria espansiva.
Fra i market movers più importanti di domani ricordiamo il
Minute della Bank of Japan, l'inflazione della zona euro ed una serie di
rilevanti dati dagli Stati Uniti come la produzione industriale, manifatturiera
e la Fiducia dell'Università del Michigan.
ANALISI
Petrolio: il WTI continua il suo graduale movimento rialzista sopra il livello di supporto intermedio 94,50$ e sopra la media mobile. L’area 97,50/98$ rimane al momento la zona più importante dove ricercare dei segnali operativi short per entrare in un nuovo potenziale movimento di range con target iniziale il livello 92,50$ e obiettivo successivo l’area 89$.
Petrolio: il WTI continua il suo graduale movimento rialzista sopra il livello di supporto intermedio 94,50$ e sopra la media mobile. L’area 97,50/98$ rimane al momento la zona più importante dove ricercare dei segnali operativi short per entrare in un nuovo potenziale movimento di range con target iniziale il livello 92,50$ e obiettivo successivo l’area 89$.
Cordialmente
Maurizio
Orsini
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