Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Nzd grafico daily
Aud-Nzd: dopo il movimento discendente chiaro e lineare
iniziato lo scorso mese di marzo, la coppia oceanica si trova all'interno di
una lateralità bimestrale che si sta concentrando su un livello molto
importante di prezzo. Siamo infatti prossimi all'area di supporto 1,12/1,1250
che costituisce un livello di minimo degli ultimi cinque anni. Dopo il test
della scorsa settimana e la correzione effettuata proprio sul livello di
resistenza intermedia evidenziato qui in Amici del Forex, il prezzo continua a
mantenersi sotto la EMA21 sia nel grafico settimanale che in quello daily e H4.
L'eventuale violazione dell'area di supporto sopracitata rappresenterebbe un'
ottima opportunità per ricercare uno dei miei segnali di trading short ed
entrare in un movimento di continuazione ribassista con target il prossimo
livello di supporto 1,09 .
Finestra macroeconomica
Inizia oggi una settimana caratterizzata dall’alta
volatilità attesa come spesso sta succedendo nei primi giorni del mese. Il
calendario economico odierno ci ha presentato la produzione industriale in
Giappone (in rallentamento anche rispetto alle previsioni), l’inflazione nella
zona euro (in discesa in settembre all'1,1%) ed il prodotto interno lordo in
Canada (meglio delle attese).
I mercati azionari asiatici hanno chiuso negativamente
(influenzati dall'appezzamento dello Yen, con un Nikkei in discesa del 2%) così
come quelli europei che risentono anche dell'imminente nuova crisi politica
italiana. Deboli anche gli indici americani.
Dall'analisi del mercato Forex evidenziamo una seduta
incerta per euro e petrolio, debole per dollaro e metalli preziosi.
Domani avremo una giornata particolarmente importante per
l’Australia con la riunione di politica monetaria della banca centrale (non
sono attese riduzioni di tassi) ed per il dato sulla produzione manifatturiera
cinese che influenzerà sicuramente il trend giornaliero del dollaro australiano
(per correlazione). Altri dati manifatturieri giungeranno domani dagli Stati
Uniti, Gran Bretagna e zona euro. Sempre dall’Europa riceveremo anche i dati
sul mercato del lavoro tedesco. Attenzione anche alla volatilità sullo Yen con
la comunicazione di politica fiscale da parte del premier nipponico Shinzo Abe.
Maurizio
Orsini