Si conclude oggi una delle settimane più volatili ed incerte di questo 2013 con il pericolo di un default statunitense evitato in extremis! Dopo il tentativo repubblicano di modificare la riforma sanitaria di Obama, favorendo di fatto il blocco del governo (shutdown), e di fronte all'intransigenza di quest'ultimo a qualsiasi negoziato in tal senso, si è trovato nelle ultimissime ore disponibili un accordo tra le parti al fine di evitare un default tecnico con conseguente downrating statunitense. Tale accordo prevede la riapertura del governo fino alla metà del prossimo gennaio ed un innalzamento nel tetto del debito fino al 7 febbraio 2014, una soluzione provvisoria che consentirà però il reintegro di 800mila dipendenti governativi ed il tempo sufficiente per trovare delle soluzioni definitive tra i due principali partiti americani.
Anche dall'Europa abbiamo ricevuto buone notizie di carattere macroeconomico: un ottimo incremento dell'indice Zew tedesco, una conferma dell'inflazione nella zona euro e dei dati molto positivi dal Regno Unito relativamente al mercato del lavoro e alle vendite al dettaglio.
Dati più o meno invariati oggi dalla Cina con una crescita del prodotto interno lordo al 7,8% ed una produzione industriale stabile.
La prossima settimana avremo un unico meeting di politica monetaria (quello canadese) ma diversi rilevanti market movers che, come sempre, possiamo analizzare nel mio video settimanale insieme con il consueto studio analitico dei miei grafici nudi.
Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
P.S: per chi mi domandava: la mia operatività è solo in reale e non in demo, come dimostro (per l'ennesima volta) nel video di oggi!
Nessun commento:
Posta un commento