Analisi giornaliera del mercato Forex, S&P grafico daily
S&P: il grafico giornaliero ci mostra un evidente canale rialzista che ha avuto origine poco più di un anno fa e che ha contribuito a generare nuovi massimi storici prima in maggio e poi in agosto e settembre di quest'anno. Questo bullish trend si trova al momento in fase di correzione e proprio su un livello statico e dinamico importante rappresentato dall'area 1670. Un segnale di trading rialzista si potrebbe analizzare per valutare un ingresso long con potenziale ritorno della quotazione in area 1710 prima e 1730 successivamente. Prestiamo comunque massima attenzione all'eventualità di un break out ribassista, con conseguente cambio di tendenza di medio periodo, che potrebbe derivare soprattutto da motivazioni fondamentali: il problema dello "shutdown" americano e del tetto al debito pubblico potrebbero infatti causare movimenti molto speculativi sul dollaro; da qui l'esigenza di attendere sempre "conferme" dai nostri segnali operativi.
S&P: il grafico giornaliero ci mostra un evidente canale rialzista che ha avuto origine poco più di un anno fa e che ha contribuito a generare nuovi massimi storici prima in maggio e poi in agosto e settembre di quest'anno. Questo bullish trend si trova al momento in fase di correzione e proprio su un livello statico e dinamico importante rappresentato dall'area 1670. Un segnale di trading rialzista si potrebbe analizzare per valutare un ingresso long con potenziale ritorno della quotazione in area 1710 prima e 1730 successivamente. Prestiamo comunque massima attenzione all'eventualità di un break out ribassista, con conseguente cambio di tendenza di medio periodo, che potrebbe derivare soprattutto da motivazioni fondamentali: il problema dello "shutdown" americano e del tetto al debito pubblico potrebbero infatti causare movimenti molto speculativi sul dollaro; da qui l'esigenza di attendere sempre "conferme" dai nostri segnali operativi.
Finestra macroeconomica
Il calendario economico di oggi è stato particolarmente
tranquillo e possiamo evidenziare nello specifico il report mensile della Bank
of Japan e la fiducia degli investitori nella zona euro. Nel primo caso la
banca centrale giapponese ha evidenziato una moderata crescita dell'economia
domestica, che è prevista in graduale miglioramento, così come delle
esportazioni. Nessun particolare accenno al tasso di cambio se non la
constatazione di un apprezzamento dello Yen nell'ultimo mese. Negativo invece
il dato sulla fiducia degli investitori che, nella zona euro, è scesa al 6,1
ossia sotto il dato precedente e sotto le previsioni.
I mercati azionari dopo il rimbalzo di venerdì scorso
chiudono una seduta negativa, soprattutto Tokyo, con l'eccezione di Milano.
Il mercato Forex ha evidenziato oggi una nuova debolezza del
dollaro e del petrolio, al contrario dei metalli preziosi che disegnano candele
rialziste.
In attesa di avere qualche riscontro dagli Stati Uniti in
merito alla questione dell’innalzamento del debito (entro il 17 ottobre) avremmo
dovuto ricevere domani, dopo il rinvio della scorsa settimana, i dati sul
mercato del lavoro (Non Farm Payrolls) ma pare che gli stessi non siano stati
confermati.
Tra gli altri principali market movers ricordiamo i dati del
mercato del lavoro svizzero e la fiducia sull’economia in Australia.
Maurizio
Orsini
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