come da attese, il dato sull'inflazione in Germania è risultato invariato (1,4%), a differenza del tasso di disoccupazione in Australia che, in marzo, è salito al 5,6% sopra le attese. Abbiamo avuto una iniziale debolezza del dollaro australiano che si è poi ripreso in linea con il buon movimento di breve periodo ed in correlazione con la forza degli indici azionari.
Questi ultimi confermano il momento rialzista, con chiusure positive e su massimi storici per il mercato americano.
Domani attenzione agli Stati Uniti con le Vendite al Dettaglio ed il consueto appuntamento mensile con
l' Indice di Fiducia dell'Università del Michigan.
l' Indice di Fiducia dell'Università del Michigan.
ANALISI
Aud/Nzd: nonostante la forza dell’australiano, il cross ha comunque continuato il suo movimento ribassista (in linea con la tendenza di medio/breve periodo) portando al target di 1,2190 la mia operazione short aperta da qualche giorno, salvo poi stornare leggermente al rialzo. Il momentum è comunque short, per cui ricercherei eventuali nuovi segnali operativi in vendita sul livello di resistenza 1,2310.
Aud/Nzd: nonostante la forza dell’australiano, il cross ha comunque continuato il suo movimento ribassista (in linea con la tendenza di medio/breve periodo) portando al target di 1,2190 la mia operazione short aperta da qualche giorno, salvo poi stornare leggermente al rialzo. Il momentum è comunque short, per cui ricercherei eventuali nuovi segnali operativi in vendita sul livello di resistenza 1,2310.
Buona notte, a domani.
Maurizio Orsini
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