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mercoledì 5 marzo 2014

Segnali Forex: Argento, cerchiamo un segnale long sul supporto.

Argento, grafico di Price Action giornaliero
Argento: il forte movimento di rialzo a cui abbiamo assistito nel mese di febbraio ha parzialmente perso di forza riportando la quotazione dai $22,30 all'area $21. La situazione, per correlazione, è molto simile a quella dell'oro con la differenza che per l'argento siamo già arrivati sul supporto statico daily e su quello dinamico rappresentato dalla media mobile 21. Una valida strategia potrebbe essere quella di ricercare proprio in quest'area un chiaro segnale di price action long per riprendere il movimento rialzista che aveva portato alla rottura della EMA21 nel time frame settimanale. Prestiamo comunque attenzione perchè proprio su quest'ultimo lasso temporale la candela in formazione è tutt'altro che rialzista (anche se, ovviamente, siamo solo a metà settimana!) e nel grafico H4 l'argento è ancora sotto la media e all'interno di un mini trend ribassista. Valutiamo quindi set up di trading evidenti e preferibilmente nel grafico daily.



Calendario Forex
Ad inizio giornata abbiamo ricevuto dall'Australia il dato sul prodotto interno lordo che non solo ha confermato le attese ma è salito al di sopra delle previsioni (+0,8% ne quarto trimestre). In Canada si è tenuta la seconda riunione di politica monetaria della settimana con conferma da parte del governatore Stephen Polloz dell'attuale livello dei tassi all'1%. Ricordiamo oggi gli ottimi dati sul PMI servizi in molte zone geografiche: Cina, Italia, Francia, Germania, zona euro, Regno Unito (tutti quanti sopra le previsioni!). Dall'Europa il dato sulle vendite al dettaglio è salito ben al di sopra delle attese mentre quello sul prodotto interno lordo ha rispettato le previsioni. Dagli Stati Uniti abbiamo ricevuto il dato sulla produzione non manifatturiera (peggio del previsto) e, tra poche ore, il consueto appuntamento con la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve in preparazione del meeting del 18 marzo.
Ancora positiva la chiusura di Tokyo (+1,20%); apertura leggermente negativa per le borse europee che chiudono poi contrastate (ma buona performance per Milano e Madrid). Intorno alla parità, al momento, gli indici americani.
Al di là della consueta attenzione alle notizie internazionali (Ucraina) che interessano i mercati, il calendario macroeconomico di domani evidenzia soprattutto le due riunioni di politica monetaria della BCE e della Bank of England con i relativi discorsi dei suoi governatori (nessuna modifica dei tassi è in previsione). Tra gli altri market mover rilevanti possiamo ricordare le vendite al dettaglio australiane ed i sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini

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