Argento, grafico di Price Action giornaliero
Argento: il forte
movimento di rialzo a cui abbiamo assistito nel mese di febbraio ha
parzialmente perso di forza riportando la quotazione dai $22,30 all'area $21.
La situazione, per correlazione, è molto simile a quella dell'oro con la
differenza che per l'argento siamo già arrivati sul supporto statico daily e su
quello dinamico rappresentato dalla media mobile 21. Una valida strategia
potrebbe essere quella di ricercare proprio in quest'area un chiaro segnale di
price action long per riprendere il movimento rialzista che aveva portato alla
rottura della EMA21 nel time frame settimanale. Prestiamo comunque attenzione
perchè proprio su quest'ultimo lasso temporale la candela in formazione è
tutt'altro che rialzista (anche se, ovviamente, siamo solo a metà settimana!) e
nel grafico H4 l'argento è ancora sotto la media e all'interno di un mini trend
ribassista. Valutiamo quindi set up di trading evidenti e preferibilmente nel
grafico daily.
Calendario Forex
Ad inizio giornata abbiamo ricevuto dall'Australia il dato sul
prodotto interno lordo che non solo ha confermato le attese ma è salito al di
sopra delle previsioni (+0,8% ne quarto trimestre). In Canada si è tenuta la
seconda riunione di politica monetaria della settimana con conferma da parte
del governatore Stephen Polloz dell'attuale livello dei tassi all'1%. Ricordiamo
oggi gli ottimi dati sul PMI servizi in molte zone geografiche: Cina, Italia,
Francia, Germania, zona euro, Regno Unito (tutti quanti sopra le previsioni!). Dall'Europa
il dato sulle vendite al dettaglio è salito ben al di sopra delle attese mentre
quello sul prodotto interno lordo ha rispettato le previsioni. Dagli Stati
Uniti abbiamo ricevuto il dato sulla produzione non manifatturiera (peggio del
previsto) e, tra poche ore, il consueto appuntamento con la pubblicazione del
Beige Book della Federal Reserve in preparazione del meeting del 18 marzo.
Ancora positiva la chiusura di Tokyo (+1,20%); apertura leggermente
negativa per le borse europee che chiudono poi contrastate (ma buona
performance per Milano e Madrid). Intorno alla parità, al momento, gli indici
americani.
Al di là della consueta attenzione alle notizie internazionali
(Ucraina) che interessano i mercati, il calendario macroeconomico di domani
evidenzia soprattutto le due riunioni di politica monetaria della BCE e della
Bank of England con i relativi discorsi dei suoi governatori (nessuna modifica
dei tassi è in previsione). Tra gli altri market mover rilevanti possiamo
ricordare le vendite al dettaglio australiane ed i sussidi alla disoccupazione
USA.
Maurizio Orsini
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