Usd-Cad, grafico di Price Action giornaliero
Usd-Cad: la debolezza del dollaro canadese, dell'ultimo periodo, ha consentito un recupero del USD dopo aver toccato la scorsa settimana i livelli di minimo trimestrale 1,0850. La situazione grafica che si sta sviluppando sul Loonie è molto interessante perché a fronte di un quadro daily ancora ribassista (prezzo sotto la media mobile 21) abbiamo un time frame H4 che vira al rialzo e, soprattutto, un grafico settimanale che ci mostra una chiara opportunità di trading long. Il prezzo ha infatti disegnato una pin rialzista weekly (che ho personalmente tradato la scorsa settimana e attualmente a rischio zero) con una falsa rottura di tutta la zona di supporto 1,09 e della EMA21 e con prospettiva di rivedere Usd-Cad sulla resistenza 1,12 nel breve/medio termine. In tal senso la rottura bullish del livello 1,1030 (violazione della resistenza intermedia e della media nel grafico daily) potrebbe rappresentare una interessante opportunità di entrata long proprio a conferma dello scenario weekly.
Calendario Forex
Il calendario economico ci mostra oggi una giornata molto intensa con il meeting di politica monetaria in Canada (nessuna modifica attesa) e, dagli USA, la produzione industriale, manifatturiera e la pubblicazione del Beige Book da parte della Federal Reserve.
Abbiamo intanto ricevuto i dati sull'inflazione in Nuova Zelanda (inatteso calo) e nella zona euro (confermata allo 0,5%); il PIL, la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina (tutti positivi tranne la produzione industriale, scesa leggermente); i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito (netto rialzo dell'occupazione e calo della disoccupazione); la produzione industriale in Giappone (ottima ripresa).
Forte rimbalzo per il Nikkei che chiude oggi al +3%; apertura positiva anche per le borse europee grazie al buon dato sul PIL cinese.
Tra i principali market movers di domani ricordiamo la fiducia dei consumatori in Giappone, l'inflazione in Canada, l'indice Philadelphia Fed e i sussidi alla disoccupazione USA.
Abbiamo intanto ricevuto i dati sull'inflazione in Nuova Zelanda (inatteso calo) e nella zona euro (confermata allo 0,5%); il PIL, la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina (tutti positivi tranne la produzione industriale, scesa leggermente); i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito (netto rialzo dell'occupazione e calo della disoccupazione); la produzione industriale in Giappone (ottima ripresa).
Forte rimbalzo per il Nikkei che chiude oggi al +3%; apertura positiva anche per le borse europee grazie al buon dato sul PIL cinese.
Tra i principali market movers di domani ricordiamo la fiducia dei consumatori in Giappone, l'inflazione in Canada, l'indice Philadelphia Fed e i sussidi alla disoccupazione USA.
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
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