Dow
Jones, grafico di Price Action giornaliero
Dow
Jones: continua il momento rialzista dei principali indici azionari che pare
non risentire affatto delle tensioni internazionali legate soprattutto alla
situazione ucraina. Nello specifico entrambi i principali indici americani sono
ormai tornati sui livelli di massimo storico e possiamo anche prepararci a
eventuali storni ribassisti.
Il
Dow Jones ha ripreso ad inizio febbraio un movimento rialzista che, dopo la
correzione tecnica/emotiva di marzo, lo ha riportato sul massimo storico
16.550. Questo livello chiave era già stato raggiunto a fine 2013, e poi
ritestato a fine gennaio, con una successiva forte reazione ribassista. Questo
mi spinge a valutare entrate in vendita, con target sul supporto 16.150, ma
solo in presenza di un chiaro segnale di Price Action short che mi indichi
un esaurimento della spinta dei compratori. La resistenza infatti, pur essendo
molto importante, potrebbe essere anche violata al rialzo per il raggiungimento
di nuovi massimi (in zona 16.950), come d'altronde il Dow Jones (e lo S&P)
ha già realizzato lo scorso novembre in area 15.700 e a metà dicembre sui
16.150!
Calendario
Forex
Dopo
l'intensa giornata di ieri con i numerosi dati manifatturieri, i dati sulla
disoccupazione in Europa ed il meeting di politica monetaria in Australia
abbiamo avuto oggi una seduta decisamente più tranquilla da un punto di vista
macroeconomico. Il calendario non ci ha mostrato market mover di alta
volatilità attesa ma, fra quelli di media rilevanza, evidenziamo il dato sulla
variazione dell'occupazione ADP statunitense (in salita ma meno del previsto),
considerato un "anticipo" del più importante Non Farm Payrolls di
dopodomani.
I
mercati asiatici hanno archiviato una seduta positiva, così come rialzista è
stata l'apertura dei principali indici europei che poi si riportano intorno
alla parità (male però Milano) in seguito all’apertura poco mossa di Wall
Street.
La
notizia più attesa di domani è sicuramente la riunione monetaria della BCE e la
conferenza stampa del suo governatore Mario Draghi per capire se verranno prese
nuove e chiare misure espansive per affrontare il rischio deflazione. La
giornata sarà comunque molto intensa anche per i molti dati sul PMI Servizi che
riceveremo da Giappone, Cina, zona euro, Regno Unito; la bilancia commerciale e
le vendite al dettaglio in Australia; i sussidi alla disoccupazione ed il dato
non manifatturiero dagli Stati Uniti.
Maurizio
Orsini
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