Eur-Aud, grafico di Price Action weekly
Eur-Aud: il
grafico daily ci mostra un movimento ribassista accentuatosi con il
rafforzamento della valuta australiana dopo il meeting di politica monetaria di
ieri. Il prezzo si trova infatti al di sotto della EMA21 ed in prossimità della
parte inferiore del canale di lateralità di breve termine. Tale livello di
prezzo (1,5030) coincide però con una importante zona di supporto nel time
frame settimanale sulla quale Eur-Aud ha reagito con forza in passato (nel
lontano 2000) ma anche più recentemente lo scorso mese di agosto. In linea
quindi con il movimento bullish di medio/lungo termine, potremmo ricercare
proprio sull'area appena menzionata (avendo oltretutto a supporto la media
mobile 21) un segnale di trading long, eventualmente anche sul daily, da
tradare con un'ottica di medio termine con primo target sulla resistenza 1,56
per poi eventualmente rivedere il cross sui precedenti massimi.
Calendario Forex
Dopo la "sorpresa" di ieri giunta dall'Australia (non
tanto per il mantenimento dei tassi quanto per il cambio di outlook monetario
della RBA) la giornata odierna è stata caratterizzata da notizie di media
rilevanza ed in particolare dai dati sul PMI servizi in Germania, zona euro e
Regno Unito, tutti sotto le attese; le vendite al dettaglio europee, anch'esse
inferiori al previsto; il dato non manifatturiero statunitense, sopra le attese.
L'indice Nikkei ha chiuso in recupero, dopo il crollo di ieri, a
differenza della borsa australiana che chiude in rosso. I mercati europei
aprono e chiudono intorno alla parità; deboli anche le borse americane, in
questo momento.
Il calendario economico di domani aprirà una "due
giorni" di altissima volatilità con due meeting di politica monetaria nel
Regno Unito e nella zona euro (le attese degli analisti sono per una conferma
dei tassi attuali ma attenzione alle sorprese da parte della BoE in merito ad
eventuali riduzioni del quantitative easing!). Fra gli altri market movers
ricordiamo la fiducia nell'economia in Australia e le richieste di sussidi alla
disoccupazione negli Stati Uniti.
Maurizio Orsini
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