Aud-Chf, grafico di Price Action weekly
Aud-Chf: il
grafico weekly ci mostra un chiaro trend ribassista iniziato quasi un anno fa
con Aud-Chf pressoché costantemente al di sotto della media mobile. Dopo la
prima forte discesa del 2013 abbiamo avuto un movimento correttivo che ha
disegnato una flag di continuazione e che potrebbe spingere (sempre in ottica
weekly) ad un deprezzamento fino al target tecnico in area 0,7350. Dopo il
successivo calo della quotazione, di fine 2013, il prezzo si trova all'interno
di un movimento di lateralità di medio termine compreso tra i livelli 0,7780 e
0,8180. La EMA 21 è in avvicinamento come resistenza dinamica e, nell'ottica di
quanto sopra evidenziato, sarebbe molto interessante trovare uno spunto short
per riprendere il movimento ribassista. Il prezzo quota leggermente al di sopra
della media nel grafico daily e potremmo vedere anche un nuovo ritest della
resistenza 0,8180 per ricercare proprio in tale area un segnale di trading
short per vendere ad un prezzo ancora migliore. Attenzione a break-out
ribassisti del livello 0,7950 che potrebbero accelerare la discesa di Aud-Chf.
Calendario Forex
La Gran Bretagna e gli Stati Uniti sono stati i protagonisti del
calendario economico odierno con market movers di alta volatilità. Dal Regno
Unito infatti sono stati pubblicati i verbali relativi all'ultimo meeting di
politica monetaria della Bank of England (confermando la forward guidance espansiva) e i dati sul mercato del lavoro (con un
calo nell'occupazione ed un aumento a sorpresa della disoccupazione che si
allontana leggermente dal target stabilito del 7% dopo ben 12 mesi).
Dall'America giungerà tra poche ore il Minute della Federal Reserve per capire
meglio le motivazioni alla base delle decisioni dell'ultima riunione monetaria.
Influenzata dalla debolezza di ieri, Tokyo ha chiuso la seduta in
ribasso di mezzo punto. Anche gli indici europei aprono deboli per poi
recuperare in linea con una ripresa (al momento) di Wall Street.
Intensa giornata macroeconomica quella che ci attenderà domani con
una serie di dati manifatturieri (Cina, UE, Germania e USA); PMI servizi e
fiducia consumatori della zona euro; inflazione, sussidi alla disoccupazione e
super indice dagli Stati Uniti.
Maurizio Orsini
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