Aud-Nzd grafico di Price Action daily
Aud-Nzd: il cross oceanico
sta confermando la forza del dollaro neozelandese di medio-lungo periodo. Dopo
la forte rottura dell'area di supporto 1,10 il prezzo ha raggiunto i minimi
quinquennali appena sopra la zona 1,07 , per poi stornare al rialzo con una
correzione tecnica fino alla resistenza 1,09 e formando una leggera lateralità
di brevissimo periodo. Su tale area (come evidenziato in altri post) stavo
ricercando uno dei miei segnali di price action per entrare in questa tendenza
ribassista, cosa che è avvenuta la scorsa settimana e che mi vede infatti a
mercato con l'operazione ormai a zero rischio. Aud-Nzd si mantiene sempre sotto
la media mobile 21 e sotto il livello psicologico 1,08 ma solamente la rottura
ribassista della resistenza intermedia e del pattern di inside candle formatosi
oggi (circa 1,0750) potrebbe spingere con forza il cross verso il target
prefissato in zona 1,06. Tale, eventuale, break out rappresenterebbe anche una
seconda opportunità di trading short per chi non era precedentemente entrato in
vendita.
Calendario Forex
Il calendario macroeconomico di oggi ci ha presentato
notizie di media rilevanza fra le quali ve ne sono alcune che meritano menzione come le vendite al dettaglio nella zona euro (in crescita), la disoccupazione
euro (stabile al 12,1%) e, soprattutto, la pubblicazione da parte della Fed dei
verbali relativi all'ultimo meeting di politica monetaria di metà dicembre (fra
poche ore).
I mercati azionari, dopo le buone performance di ieri, si
mantengono intorno alla parità con un’ottima chiusura per l’indice Nikkei.
Il Forex oggi, prima del Minute del Fomc, evidenzia una
maggior forza della sterlina e del neozelandese, ed una debolezza per l’euro,
il petrolio ed i metalli preziosi.
Il calendario Forex di domani sarà particolarmente
interessante in quanto, oltre al dato sull'inflazione cinese, presenterà le
prime due riunioni di politica monetaria e le rispettive decisioni tassi nel
Regno Unito e nella zona euro. Da non dimenticare anche le vendite al dettaglio
in Australia, la produzione industriale tedesca, la fiducia economica dell'euro
zona ed il classico appuntamento del giovedì con le richieste di sussidi ala
disoccupazione USA.
Maurizio Orsini
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