Social Networks

mercoledì 8 gennaio 2014

Segnali Forex: Aud-Nzd, un set up di trading short con inside candle

Aud-Nzd grafico di Price Action daily
Aud-Nzd: il cross oceanico sta confermando la forza del dollaro neozelandese di medio-lungo periodo. Dopo la forte rottura dell'area di supporto 1,10 il prezzo ha raggiunto i minimi quinquennali appena sopra la zona 1,07 , per poi stornare al rialzo con una correzione tecnica fino alla resistenza 1,09 e formando una leggera lateralità di brevissimo periodo. Su tale area (come evidenziato in altri post) stavo ricercando uno dei miei segnali di price action per entrare in questa tendenza ribassista, cosa che è avvenuta la scorsa settimana e che mi vede infatti a mercato con l'operazione ormai a zero rischio. Aud-Nzd si mantiene sempre sotto la media mobile 21 e sotto il livello psicologico 1,08 ma solamente la rottura ribassista della resistenza intermedia e del pattern di inside candle formatosi oggi (circa 1,0750) potrebbe spingere con forza il cross verso il target prefissato in zona 1,06. Tale, eventuale, break out rappresenterebbe anche una seconda opportunità di trading short per chi non era precedentemente entrato in vendita.


Calendario Forex
Il calendario macroeconomico di oggi ci ha presentato notizie di media rilevanza fra le quali ve ne sono alcune che meritano menzione come le vendite al dettaglio nella zona euro (in crescita), la disoccupazione euro (stabile al 12,1%) e, soprattutto, la pubblicazione da parte della Fed dei verbali relativi all'ultimo meeting di politica monetaria di metà dicembre (fra poche ore).
I mercati azionari, dopo le buone performance di ieri, si mantengono intorno alla parità con un’ottima chiusura per l’indice Nikkei.
Il Forex oggi, prima del Minute del Fomc, evidenzia una maggior forza della sterlina e del neozelandese, ed una debolezza per l’euro, il petrolio ed i metalli preziosi.
Il calendario Forex di domani sarà particolarmente interessante in quanto, oltre al dato sull'inflazione cinese, presenterà le prime due riunioni di politica monetaria e le rispettive decisioni tassi nel Regno Unito e nella zona euro. Da non dimenticare anche le vendite al dettaglio in Australia, la produzione industriale tedesca, la fiducia economica dell'euro zona ed il classico appuntamento del giovedì con le richieste di sussidi ala disoccupazione USA.

Maurizio Orsini

Nessun commento:

Posta un commento