Analisi giornaliera del mercato Forex, Oro grafico daily
Oro: il trend di breve periodo (ma anche quello settimanale) è ribassista ed ha portato la scorsa settimana l’oro a rompere sia la media mobile che la trendline bullish trimestrale. Attendiamo un segnale di price action in vendita sulla prima resistenza daily in area $1.340 per valutare posizioni corte con target in area $1.270 prima e $1.200 successivamente. Il segnale di trading è sempre necessario per confermare una continuazione ribassista dell’oro e non l’inizio di una nuova lateralità.
Oro: il trend di breve periodo (ma anche quello settimanale) è ribassista ed ha portato la scorsa settimana l’oro a rompere sia la media mobile che la trendline bullish trimestrale. Attendiamo un segnale di price action in vendita sulla prima resistenza daily in area $1.340 per valutare posizioni corte con target in area $1.270 prima e $1.200 successivamente. Il segnale di trading è sempre necessario per confermare una continuazione ribassista dell’oro e non l’inizio di una nuova lateralità.
Finestra macroeconomica
Con il pericolo bellico in Siria che pare scongiurato (è
stato rilasciato il tanto atteso report dell’ONU sulle armi chimiche) l’attenzione si sposta
sulla giornata di mercoledì quando si riunirà la Federal Reserve e conosceremo
le Minute dell’ultima decisione tassi con l’annessa conferenza stampa di
Bernanke.
La giornata odierna ha evidenziato il dato sull’inflazione della
zona euro (stabile come da attese al 1,3%) e la produzione industriale e
manifatturiera USA (meglio della rilevazione precedente).
Dopo la giornata leggermente positiva di venerdi scorso, i
mercati azionari confermano i rialzi soprattutto dopo l’annuncio dell’abbandono
di Larry Summers alla sostituzione di Bernanke alla Fed. Summers è infatti
considerato uno degli economisti più convinti ad una accelerazione del
“tapering” a differenza dell’altra candidata Janet Yellen (vice di Bernanke)
che rimarrebbe invece sulla stessa linea attuale.
Dall’analisi del mercato Forex evidenziamo l'apertura in gap
del dollaro (poi in recupero), la forza di sterlina e neozelandese, la
debolezza del petrolio.
Domani conosceremo il Minute della banca centrale
australiana, l’inflazione britannica e statunitense, il consueto indice di
fiducia tedesco ZEW.
Maurizio
Orsini
www.mauriforex.com
30 giorni di formazione gratuita con il servizio Amici del Forex
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