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lunedì 30 dicembre 2013

Segnali Forex Gratis e strategie di trading - Analisi Forex anno nuovo 2014

Ho realizzato un video "fuori programma" per augurare a tutti voi un buon inizio di anno 2014, con la speranza che sia davvero ricco di salute, pace in famiglia e serenità!
Ci rivediamo mercoledi 8 con il consueto articolo giornaliero!


Che Dio vi benedica.
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

venerdì 20 dicembre 2013

Analisi settimanale Forex 20.12.2013

La notizia più importante della settimana è stata senza dubbio la decisione da parte della Federal Reserve di iniziare, dopo diversi mesi di attesa, la riduzione della sua politica accomodante. I dati macroeconomici recenti hanno evidenziato un miglioramento dell'economia americana soprattutto dal lato disoccupazione, scesa al 7% e molto vicina al target del 6,5%, per cui il board della Fed ha deciso di alleggerire da gennaio gli stimoli monetari passando da 85 a 75 miliardi di dollari mensili di acquisto di asset. La reazione è stata ovviamente di un forte ritorno all'acquisto nei mercati finanziari che hanno in molti casi invertito la tendenza di breve termine riportandosi sui massimi storici (S&P e Dow Jones).

Settimana molto performante anche per la sterlina in virtù degli ottimi dati del mercato lavorativo che confermano il Regno Unito come uno dei paesi al mondo in cui la crescita sta procedendo in modo più costante e lineare.

Ricordiamo anche il meeting di politica monetaria realizzatosi in Giappone con la Bank of Japan che ha confermato il livello attuale di acquisto asset.

Come al solito vi lascio il mio video outlook settimanale, anche questa volta (dopo gli apprezzamenti ricevuti la scorsa settimana) focalizzandomi maggiormente sui miei grafici nudi e sulle opportunità di trading per i prossimi giorni!


L'appuntamento con i miei articoli e i video riprenderà dopo la pausa natalizia (mercoledì 8 gennaio). Chi vuole può ancora iscriversi alla mia newsletter, registrandosi al mio sito, per ricevere la vantaggiosa promo che verrà inviata lunedì.

Un felice Santo Natale a tutti voi e alle vostre famiglie e buon inizio di anno!
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 18 dicembre 2013

Gbp-Cad, riprende il trend long

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-Cad grafico giornaliero
Gbp-Cad: il cross ha raggiunto, dopo il movimento rialzista di fine novembre, il livello di 1,7540 cominciando poi una fase di correzione di breve periodo che sta disegnando un classico pattern di continuazione di analisi tecnica (flag/bandiera). Ieri il grafico daily ha mostrato un segnale di price action long nella parte bassa di questo pattern (sul livello intermedio 1,7230) ma non abbastanza forte e per era meglio attendere una conferma, anche in virtù della debolezza della sterlina con altre valute e della volatilità attesa oggi. Gbp-Cad, dopo gli ottimi dati macro britannici appena pubblicati, ha rotto al rialzo il set up confermando la continuazione del trend e la tenuta del supporto statico e dinamico (prossimo alla media mobile 21).
E' quindi assolutamente possibile valutare un ingresso long (magari su ritracciamento, al fine di migliorare il rapporto rischio-rendimento!) per entrare in questa probabile continuazione del trend ascendente che potrebbe avere come target di presa di profitto la proiezione tecnica della figura di continuazione e cioè l' area 1,77.



Finestra macroeconomica
Questa mattina abbiamo ricevuto dalla Germania il consueto dato mensile sull'indice IFO, leggermente al rialzo come da attese. Diverse notizie sono giunte oggi dal Regno Unito: il Minute della Bank of England relativo all'ultimo meeting di politica monetaria (evidenziando come i membri del Board siano stati totalmente d'accordo nel confermare la attuale linea monetaria) e i dati sul mercato del lavoro con una disoccupazione scesa al 7,4% minimo di quattro anni.
A fine seduta conosceremo il prodotto interno lordo neozelandese ma, soprattutto, si concluderà il meeting di politica monetaria della Federal Reserve (l'ultimo di Bernanke come governatore, considerando l'imminente fine del suo secondo mandato!) con l'annuncio del tasso e le indicazioni di eventuali modifiche del piano di acquisto di asset. Questa notizia sarà molto attesa perché l'istituto centrale statunitense, dopo diversi mesi, potrebbe finalmente dare delle indicazioni definitive in merito ad una graduale riduzione degli stimoli monetari.
Oggi abbiamo avuto una chiusura molto positiva per la borsa giapponese (+2%). I mercati europei rimangono in territorio positivo mentre più attendista è il mercato statunitense prima della conferenza di Bernanke.
Il Forex sta mostrando una leggera debolezza per il dollaro ed i metalli preziosi, forza per la sterlina ed il franco svizzero.
Il calendario economico di domani ci mostrerà solamente market mover di media rilevanza ma comunque interessanti da un punto di vista di volatilità attesa: le vendite al dettaglio in Gran Bretagna e diversi dati provenienti dagli Stati Uniti (Philadelphia Fed index, Superindice e richieste di sussidi alla disoccupazione).

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

Dal 23 dicembre al 06 gennaio saranno sospesi i miei corsi di formazione individuali. Gli stessi ricominceranno dopo le feste natalizie con la possibilità, solo per chi è iscritto alla newsletter mensile, di usufruire di una super offerta (a breve scadenza) che verrà comunicata lunedì prossimo agli iscritti.

Rimane sempre valido il beneficio di provare per 30 giorni, totalmente gratis (senza fornire dati di pagamento!) i miei video quotidiani di trading e formazione richiedendo nel mio sito il mese di prova del servizio "Amici del Forex". 

lunedì 16 dicembre 2013

Gbp-Usd, cerchiamo una ripresa del trend long

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-Usd grafico giornaliero
Gbp-Usd: dopo la rottura della lateralità di medio periodo compresa tra i livelli 1,59 e 1,6250 Gbp-Usd si trova all'interno di un altro range di breve termine che potrebbe vedere presto ritestato il suo livello superiore 1,6450.
La tendenza è decisamente rialzista e sopra la media mobile 21, sia nel grafico daily che settimanale. La strategia potrebbe essere quella di cercare un segnale di price action sull'ex resistenza, ora supporto, 1,6250 oppure di valutare la rottura del massimo odierno (coincidente anche con la media mobile nel time frame H4) per vedere un allungo di Gbp-Usd anche sulla successiva interessante area di resistenza 1,66.



Finestra macroeconomica
La settimana del meeting monetario della Fed inizia con una giornata decisamente dedicata alla produzione manifatturiera. Abbiamo infatti ricevuto questo importante market mover da diverse zone geografiche: Giappone (salito a 16 punti, sopra le attese), Cina (sceso a 50.5, sotto le previsioni), Germania e zona Euro (in aumento, sopra le attese) e Stati Uniti (in aumento, sopra le attese, come anche la produzione industriale).
Segnaliamo anche il discorso di Mario Draghi al Parlamento Europeo con la conferma di una crescita debole nell’ultimo trimestre, una disoccupazione ancora elevata ed una politica monetaria in linea con quanto già chiarito nell’ultimo meeting e nel report mensile della BCE.
I più importanti indici azionari europei oggi hanno avuto una seduta molto positiva (soprattutto Parigi e Francoforte). Borse asiatiche deboli ed indici americani sopra la parità.
Il Forex evidenzia al momento una leggera debolezza per il dollaro, una maggior forza per il canadese e l’australiano.
Domani il calendario economico ci mostrerà il Minute della banca centrale australiana, l’inflazione nel Regno Unito, nella zona euro e negli Stati Uniti, l’indice ZEW tedesco.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

venerdì 13 dicembre 2013

Analisi settimanale Forex 13.12.2013

Prosegue la discesa dei mercati finanziari con i principali indici azionari che stornano, dopo i massimi di novembre, verso i rispettivi livelli di supporto.

La settimana ha evidenziato due meeting di politica monetaria (Nuova Zelanda e Svizzera) senza modifiche nelle attuali linee guida e nei tassi di interesse (rispettivamente 2,50% e 0%).
Dagli Stati Uniti abbiamo avuto un dato peggiorativo sul mercato del lavoro che renderà ancora più interessante l'appuntamento della prossima settimana con il meeting della Federal Reserve. Non si deciderà solamente il livello dei tassi americani ma anche sulla tempistica relativa alla riduzione del piano di acquisto di asset, che pare essere ormai molto vicino.

Nel video di oggi non ci sarà commento al calendario economico ma solo ad alcune situazioni ed opportunità di trading sui miei grafici nudi!


Buonweek-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

lunedì 9 dicembre 2013

Aud-Nzd, long contro trend?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Nzd grafico giornaliero
Aud-Nzd: il cross oceanico, dopo la rottura confermata (22 e 29 novembre) della parte bassa del movimento laterale di medio periodo (1,12), sta proseguendo il trend ribassista iniziato lo scorso mese di marzo. La forza del dollaro neozelandese ha portato ad un' immediata copertura del gap rialzista formatosi ieri in apertura ed il cross si avvicina ormai all'importante zona di supporto 1,0920. Su tale area si potrebbero valutare dei segnali long in controtrend per trarre vantaggio, dopo la bella discesa, da una momentanea correzione tecnica che riavvicini Aud-Nzd alla media mobile sul livello chiave 1,11. Ovviamente in caso di break out ribassista la prospettiva sarebbe quella di ricercare un segnale di price action di continuazione del trend bearish.



Finestra macroeconomica
Dopo l’intensa settimana appena trascorsa, iniziamo la seconda di dicembre con un paio di market movers di alta rilevanza: il Pil giapponese (in discesa allo 0,3%, sotto le attese) e l’inflazione cinese (in leggero rialzo a novembre).
Fra le altre notizie della giornata ricordiamo i dati del mercato del lavoro svizzero (fondamentalmente stabili come da previsioni) e la produzione industriale tedesca (in crescita ma molto meno delle attese).
I principali indici azionari hanno avuto movimenti contrastati ma senza particolare direzionalità.
Il Forex ha evidenziato una seduta di forza per l’euro e la sterlina; un tentativo di ripresa per il dollaro e per i preziosi.
Il calendario macroeconomico di domani ci presenterà la produzione industriale, manifatturiera e la stima del prodotto interno lordo nel Regno Unito; la fiducia nell’economia australiana; la produzione industriale cinese.

Maurizio Orsini
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venerdì 6 dicembre 2013

Video Forex 06.12.2013

Sapevamo che questa settimana sarebbe stata particolarmente volatile ed effettivamente abbiamo assistito a forti movimenti e cambi di direzionalità intraday. Ben quattro sono state le riunioni di politica monetaria negli ultimi giorni e tutte hanno fondamentalmente confermato le attuali linee guida: in Australia il governatore Glenn Stevens ha confermato i tassi al 2,50% mantenendo la porta aperta per nuove azioni espansive volte ad indebolire la valuta locale, considerata ancora troppo forte; in Canada Stephen Poloz ha mantenuto invariato il tasso all' 1% visti gli effetti positivi nell'economia, la quale sta crescendo in linea con le previsioni evidenziate nel Report Monetario di Ottobre; nel Regno Unito il "chairman" Mark Carney mantiene invariato il tasso di interesse allo 0,50% così come il piano di acquisto di asset a 375 miliardi di sterline al mese; anche Mario Draghi, nel meeting della BCE di ieri, ha confermato i tassi allo 0,25% evidenziando però la disponibilità per ulteriori future misure di stimolo (tassi negativi sui depositi? Nuova operazione di finanziamento al settore bancario LTRO?) senza però dare alcuna chiara informazione in merito.

Le borse azionarie, dopo i massimi di novembre, hanno stornato al ribasso scontando la possibile imminente riduzione degli stimoli monetari della Fed in seguito ai buoni dati macroeconomici (Pil in crescita e disoccupazione in calo) ed al report delle varie Fed distrettuali pubblicato lo scorso mercoledì (Beige Book).

La prossima settima dovrebbe essere decisamente meno volatile con due meeting di politica monetaria che evidenzio nel mio video settimanale insieme con la mia consueta pillola di analisi grafica che anticipa la lunga analisi settimanale che realizzo ogni venerdì per gli Amici del Forex del mio servizio.


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 4 dicembre 2013

Aud-Yen, parte bassa della lateralità

Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Yen grafico giornaliero

Aud-Yen: il cross si trova all’interno di una lateralità di breve periodo compresa tra i livelli 92,40 e 94,50 e con una media mobile senza direzionalità sia nel time frame giornaliero che settimanale. Il prezzo di Aud-Yen al momento è prossimo alla zona di supporto sopracitata e per questo un chiaro segnale long potrebbe essere considerato per tradare il range con ritorno nella parte superiore 94,50. Vista la debolezza dell’australiano, non sottovalutiamo rotture ribassiste (confermate da un segnale di trading short) per rivedere il prezzo sul seguente livello chiave di supporto in area 91.



Maurizio Orsini
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lunedì 2 dicembre 2013

Usd-Cad, attenzione ad un segnale short sulla resistenza settimanale

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Cad grafico settimanale
Usd-Cad: il Loonie si trova all'interno di un movimento rialzista di breve termine, sopra la media mobile, accentuato nelle ultime 2 settimane. Nonostante la prospettiva dovrebbe essere più long che short, Usd-Cad sta giungendo ad un'area chiave di prezzo (1,0660/1,07) che costituisce un livello importante anche nei time frames settimanale e mensile. Una strategia potrebbe essere quella di attendere il comportamento del prezzo su tale area e valutare una entrata short in controtrend in caso di segnale di price action ribassista o, al contrario, una entrata in acquisto solo in caso di rottura della resistenza (confermata da un segnale di trading long).


Finestra macroeconomica
Nella giornata di oggi abbiamo ricevuto immediatamente una buona notizia dalla Cina con una produzione manifatturiera stabile ma comunque superiore alle attese. Dati manifatturieri sono giunti anche dal Regno Unito, dalla Germania, dalla zona euro e dagli Stati Uniti, tutti in crescita e sopra le attese.
I principali indici azionari sono stati contrastati: tendenzialmente più forti quelli asiatici, più deboli gli europei ed intorno alla parità quelli americani.
Il Forex ci mostra oggi un ritorno alla forza del dollaro ed una debolezza per l’euro e per i metalli preziosi.
Il calendario macroeconomico di domani ci riserverà, oltre ad alcune notizie di media rilevanza, la riunione di politica monetaria in Australia. Il consensus degli analisti è per un mantenimento del livello attuale (2,50%)dei tassi di interesse.

Maurizio Orsini
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venerdì 29 novembre 2013

Video settimanale Forex 29.11.2013

La settimana in corso è stata caratterizzata da importanti market movers sia dagli Stati Uniti che dall'Europa e dal Giappone.
Le principali notizie statunitensi sono giunte nella prima parte della settimana, in virtù della Festa del Ringraziamento e della chiusura dei mercati USA, con dei dati positivi relativamente ad una discesa della disoccupazione, un aumento della fiducia (Università del Michigan) e del Superindice.
Buoni i dati giunti dalla Germania, sul mercato del lavoro e sull'inflazione, e dal Giappone con un incremento della produzione manifatturiera ed una inflazione stabile all' 1,1%.

Attenzione alla volatilità che avremo nel mercato i prossimi giorni in virtù dei diversi meeting di politica monetaria e degli importanti dati sul mercato del lavoro USA. Vediamo tutto nel mio consueto video settimanale, insieme con alcune interessanti considerazioni nei grafici mensili!

Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

venerdì 22 novembre 2013

Video analisi settimanale 22.11.2013

Anche questa settimana è iniziata sotto il segno della tranquillità per poi "decollare" in termini di volatilità con notizie molto interessanti da parte delle banche centrali.
Senza dubbio la notizia più attesa è giunta dagli Stati Uniti dove la Federal Reserve, con la pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria, ha evidenziato un'apertura al tapering (riduzione degli stimoli monetari) già dalle prossime riunioni, senza attendere evidenti conferme dai dati macroeconomici.
I mercati hanno reagito con un forte acquisto di dollari, confermando la tendenza rialzista di breve termine dell' USD.

Sia dal Regno Unito (Minute) che dal Giappone (decisione tassi) abbiamo ricevuto delle conferme sull'attuale politica monetaria in virtù degli effetti positivi che la stessa sta generando nelle rispettive economie (in graduale crescita).

Dall'Europa, Mario Draghi ha tranquillizzato gli operatori di mercato in merito all'inesistenza di un rischio deflazione per la zona euro confermando, allo stesso tempo, la valutazione in corso relativamente alla possibilità di avere dei tassi negativi sui depositi in euro.

Gli indici azionari continuano i loro movimenti rialzisti (per ora le classiche vendite di fine anno non si sono ancora viste!) generando nuovi livelli di massimo, soprattutto per il Dow Jones statunitense che ha superato quota 16.000 punti per la prima volta nella sua storia.

Augurandovi un sereno fine settimana, vi lascio il mio consueto video weekly con tutte le informazioni macroeconomiche e le opportunità di trading per la prossima settimana.

Cordialmente
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
P.S: in virtù di alcuni impegni di lavoro, la prossima settimana non ci saranno le consuete pubblicazioni del lunedì e mercoledì. L'appuntamento è quindi per il video settimanale di venerdì prossimo!

mercoledì 20 novembre 2013

Chf-Yen, tradiamo il range.

Analisi giornaliera del mercato Forex, Chf-Yen grafico giornaliero
Chf-Yen: il cross dopo aver violato l'area di resistenza 109,70 , realizzando tra ieri e l'altro ieri nuovi livelli di massimo storico e toccando in intraday i 110,25 , sta al momento disegnando una candela di forte ribasso che si è riportata nuovamente al di sotto del livello violato. Se la falsa rottura fosse confermata, potremmo ricercare segnali short per tradare il range con target sul supporto 107. In caso di nuovo ritorno al rialzo, ricercheremmo segnali di trading long sulla resistenza per comprare con obiettivo nella zona 111.



Finestra macroeconomica
La giornata odierna è stata caratterizzata dalla pubblicazione di due importanti documenti di politica monetaria, le Minute della Bank of England e della Federal Reserve (tra poche ore).
Dagli Stati Uniti abbiamo ricevuto anche i dati sulle vendite al dettaglio (meglio del previsto) e sull'inflazione (come da attese).
I principali indici azionari chiudono intorno alla parità (in attesa della Fed) mentre al momento sono in territorio positivo quelli americani.
Il Forex evidenzia una seduta di debolezza per neozelandese, euro e metalli preziosi; forza per il dollaro. Ovviamente analizzerò in modo definitivo la situazione dopo la pubblicazione del Minute della Fed.
Per domani ricordiamo un altro market mover molto importante (in realtà tra poche ore), il meeting di politica monetaria della Bank of Japan con la decisione in merito alla continuazione o l'incremento degli stimoli monetari. Ricordiamo anche i discorsi di Mario Draghi (BCE) e Glenn Stevens (RBA); la fiducia dei consumatori della zona euro; le richieste di sussidi alla disoccupazione e la produzione manifatturiera dagli Stati Uniti.

Maurizio Orsini
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lunedì 18 novembre 2013

Gbp-Usd, tradiamo il range

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-Usd grafico giornaliero
Gbp-Usd: il cambio si trova all'interno di una lateralità bimestrale, ben visibile nel grafico daily, compresa tra i livelli 1,6250 e 1,59. Attendiamo quindi che la quotazione di Gbp-Usd si avvicini ad uno dei due estremi al fine di ricercare, salvo break-outs, un segnale di trading long (sul supporto) o short (sulla resistenza). Dato che il time frame settimanale è più impostato al rialzo, con il prezzo sopra la media mobile 21, potremmo anche considerare dei set up di price action in acquisto sul supporto intermedio 1,60.


Finestra macroeconomica
La nuova settimana inizia più o meno come quella scorsa e cioè in assenza di market movers particolarmente importanti; ricordiamo solo i discorsi di alcuni membri del Fomc in preparazione del Minute di dopodomani.
I principali mercati azionari, trascinati dal nuovo piano di riforme cinese, chiudono una seduta positiva (soprattutto i mercati asiatici).
Il mercato Forex evidenzia una seduta contrastata per il dollaro, di maggior forza per l’euro e di debolezza per i metalli preziosi.
Domani il calendario economico ci presenterà il consueto indice ZEW tedesco sulla fiducia economica ed un discorso del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, (nella serata americana).

Maurizio Orsini

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mercoledì 13 novembre 2013

Eur-Usd, un set up short per confermare il break out

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Usd grafico giornaliero
Eur-Usd: il grafico daily ci ha mostrato nei giorni passati la rottura ribassista della trendline bullish di medio periodo, con il prezzo al di sotto della media mobile 21. In linea con questo movimento di breve termine potremmo ricercare segnali operativi di vendita nell’area di resistenza 1,3420/1,3470 approfittando di un ritest tecnico della trendline (ora resistenza dinamica). Valutiamo solo chiari segnali di price action dato che nel time frame settimanale il prezzo di Eur-Usd è ancora leggermente sopra la EMA21.


Finestra macroeconomica
Dopo il dato sulla fiducia dei consumatori australiani (in leggero miglioramento) abbiamo ricevuto diverse notizie dal Regno Unito in relazione al mercato del lavoro e all'inflazione. Nel primo caso riscontriamo una disoccupazione in calo al 7,6% come da attese ed un livello di impiego in aumento; nel secondo caso la Bank of England, nel suo report, ha comunicato che le aspettative di inflazione rimangono ben stabili secondo gli obiettivi.
Dalla zona euro registriamo il dato sulla produzione industriale, in netta crescita rispetto al dato precedente e a quello atteso.
Le principali borse di valore hanno avuto una seduta piuttosto negativa sia in Europa che negli Stati Uniti (al momento indici contrastati).
Il mercato Forex evidenzia una giornata di debolezza per il dollaro, di forza per sterlina e petrolio ed una seduta contrastata per l’euro.
Il calendario economico ci presenterà domani il Pil in Giappone, Germania e nella zona euro; la produzione industriale nipponica; le vendite al dettaglio inglesi; il report mensile della BCE; le richieste di sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini
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lunedì 11 novembre 2013

Aud-Usd, valutare il supporto 0,93

Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Usd grafico giornaliero
Aud-Usd: dopo il bel movimento rialzista, iniziato a fine agosto e che ha spinto l’australiano a toccare i massimi relativi col dollaro a fine ottobre, la quotazione di Aud-Usd si è nuovamente riportata sotto la media mobile sia nel grafico giornaliero che settimanale. Il prezzo si sta avvicinando sul livello di minimo bimestrale in area 0,93 che costituisce una zona chiave testata in passato anche come resistenza. Un segnale long su tale livello potrebbe portare a considerare delle entrate in acquisto in contro trend per tradare un eventuale range di lateralità con target in zona 0,9750. Nel caso invece di una rottura ribassista (sempre con segnale di trading, in questo caso short!) valuterei un’opportunità di ingresso in vendita per rivedere il prezzo di Aud-Usd sul successivo livello di supporto 0,89.


Finestra macroeconomica
Questa settimana dovrebbe essere decisamente più tranquilla rispetto a quella appena trascorsa e la stessa giornata di oggi non ci ha fornito market movers di particolare rilevanza.
Gli indici azionari evidenziano una seduta moderatamente positiva, con indici americani intorno alla parità e mercati asiatici molto positivi.
Il mercato Forex ci ha mostrato un rimbalzo dell’euro dopo il crollo della scorsa settimana, una giornata stabile per il dollaro, un recupero del petrolio ed una seduta di debolezza per la sterlina e per i metalli preziosi.       
Domani riceveremo il dato sulla fiducia dell'economia australiana (nella notte tra lunedi e martedi), la fiducia dei consumatori giapponesi, l'inflazione in Germania e nel Regno Unito.

Maurizio Orsini

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venerdì 8 novembre 2013

Analisi settimanale Forex 08.11.2013

La settimana attuale è stata caratterizzata da tre meeting di politica monetaria con due conferme ed un taglio dei tassi. Le conferme arrivano dall'Australia e dal Regno Unito dove i rispettivi governatori Glenn Stevens e Mark Carney hanno mantenuto invariato il costo del denaro e l'attuale linea di intervento nell'economia.
La sorpresa invece è giunta dalla Banca Centrale Europea che ha deciso di ridurre il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo allo 0,25% che costituisce il minimo storico per la zona euro. Mario Draghi ha deciso di adottare una soluzione forte per contrastare il calo dell'inflazione (ed altri dati macroeconomici non positivi) portando i tassi ad un livello che dovrebbe mantenersi costante per un lungo periodo temporale.

Facciamo il punto della situazione sia da un punto di vista macroeconomico che tecnico nel mio video settimanale!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 6 novembre 2013

Petrolio, da valutare il supporto $92

Analisi giornaliera del mercato Forex, Petrolio grafico giornaliero
Petrolio: dopo le rotture confermate delle aree $100 e $98 il petrolio continua il suo movimento discendente che lo ha portato ieri a toccare i 93$. Il trend è ovviamente discendente ed una opportunità di vendita potrebbe essere cercata in caso di correzione tecnica al rialzo in zona $95 (resistenza H4) con un segnale di trading short, per riprendere la discesa fino ad un possibile primo target sul livello di supporto $92. Qualora invece il prezzo continui a scendere fino alla zona chiave appena citata si potrebbe anche valutare una entrata long in contro trend ma solo a fronte di un forte segnale bullish.
Per quanto concerne la mia operazione short: ho aperto il trade la scorsa settimana su un segnale operativo sotto zona $98 e spostato lo stop loss a breakeven due giorni dopo. Ieri sera ho chiuso metà posizione quasi sui minimi di giornata, abbassato ulteriormente lo stop profit (a garanzia di un maggior guadagno) e contemporaneamente spostato in basso il take profit (originariamente sopra $92) con la finalità di provare a seguire la discesa il più possibile.


Maurizio Orsini
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lunedì 4 novembre 2013

Usd-Chf, ripresa del trend di medio termine?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Chf grafico giornaliero
Usd-Chf: la scorsa settimana ha evidenziato una bella ripresa del dollaro spingendo il cambio contro il franco svizzero sull'area statica e dinamica 0,9150. Il grafico daily ci mostra un Usd-Chf sopra la media mobile ma leggermente sotto il livello di resistenza; il settimanale è impostato più al ribasso, con la stessa EMA21 sopra il prezzo. Considerando anche la conformazione della candela odierna potremmo assistere anche ad un nuovo movimento ribassista, a continuazione del trend bearish di medio termine, con target nell'area di supporto 0,89.
Solo la rottura confermata dell'area di resistenza 0,9180 (con relativo segnale di trading long) mi spingerebbe, al contrario, a valutare entrate in acquisto per un possibile ritorno in zona 0,9450.


Finestra macroeconomica
In attesa dei meeting di politica monetaria dei prossimi giorni, il calendario economico odierno ci ha presentato solo notizie di media volatilità fra le quali ricordiamo le vendite al dettaglio australiane e la produzione manifatturiera tedesca e della zona euro. Il dato australiano è risultato ben al di sopra delle attese con un + 0,8% a settembre; la produzione manifatturiera è risultata in crescita in Germania e stabile, come da attese, nell'area euro. 
Gli indici azionari europei chiudono al rialzo (a differenza degli asiatici), le borse americane rimangono vicine alla parità.
Il mercato Forex evidenzia una giornata di debolezza per il dollaro, di incertezza per petrolio e preziosi, di forza per l’australiano.
Domani avremo la prima delle tre decisioni tassi e precisamente in Australia con il consensus degli analisti per un mantenimento degli stessi al 2,50%. Ricordiamo inoltre i dati del mercato del lavoro neozelandese; l’indice non manifatturiero statunitense.

Maurizio Orsini

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venerdì 1 novembre 2013

Video analisi Forex Ottobre 2013

La prima parte di questa settimana è stata sicuramente caratterizzata dal clima attendista dei mercati finanziari per la riunione della Federal Reserve statunitense. Quest'ultima infatti, tramite il suo governatore Ben Bernanke, ha comunicato la decisione di mantenere inalterato il tasso di interesse e l'attuale politica monetaria espansiva, evidenziando che l'economia americana è ancora debole per avviare adesso una riduzione del piano di aiuti; gli stessi dati macroeconomici giunti in settimana lo dimostrano (produzione manifatturiera, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori tutti in diminuzione).
Nessuna modifica anche dalla Nuova Zelanda e dal Giappone con le rispettive banche centrali che confermano sia i tassi di interesse (2,50% e 0,10%) che le politiche accomodanti in essere.

I mercati azionari, anticipando le mosse della Fed, hanno proseguito i precedenti rialzi (generando nuovi massimi storici) per poi prendere profitto e correggere leggermente. Sul Forex evidenziamo un rafforzamento del dollaro ed un indebolimento dell'euro e del petrolio.

Vediamo tutti questi aspetti e l'interessante calendario economico dei prossimi giorni nel mio consueto video settimanale, questa volta considerando i grafici mensili!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 30 ottobre 2013

Argento, possibile ripresa del trend ribassista?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Argento grafico giornaliero
Argento: siamo in una fase di lateralità di brevissimo periodo con il prezzo al di sopra della media mobile 21 e del livello di supporto $22,30 , per cui un' accelerazione rialzista potrebbe spingere l'argento sulla resistenza intermedia $23,50, violata la quale potremmo con più convinzione cercare degli spunti in acquisto. Dobbiamo comunque evidenziare che il prezzo si trova al momento al di sotto di una interessante area di resistenza dinamica costituita dalla trendline ribassista partita un anno fa, la cui tenuta potrebbe far riprendere il movimento discendente soprattutto con la violazione dei $22 e con target anche in area $20. Attendiamo come sempre che sia il prezzo stesso a consigliarci la migliore strategia da adottare.


Finestra macroeconomica
L'odierna giornata è stata caratterizzata dal rilascio di molti interessanti market movers e dalla prima decisione tassi della settimana. Dal Giappone la produzione industriale è cresciuta ma meno rispetto alle attese di mercato. Dalla Germania abbiamo ricevuto i dati sull'inflazione (in calo) e sul mercato del lavoro (disoccupazione stabile al 6,9%). Dalla zona euro la fiducia dei consumatori in ottobre è rimasta invariata, come da attese. Dagli Stati Uniti ricordiamo il dato sull'inflazione (in rialzo a settembre, secondo le attese) ma, soprattutto, l'appuntamento più atteso di tutta la settimana: il meeting di politica monetaria del Fomc. I mercati stavano aspettando delle conferme da parte della Federal Reserve, in merito alla continuazione dell'attuale politica di sostegno all'economia, ed il governatore Bernanke ha di fatto confermato quanto gli analisti si attendevano e cioè un livello di tassi di interesse allo 0,25% ed un rinvio nella riduzione del quantitative easying in attesa di migliori dati macroeconomici soprattutto nel mercato del lavoro.
Nelle prossime ore conosceremo anche le nuove linee guida di politica monetaria della Reserve Bank of New Zealand, per quanto non dovremmo vedere modifiche nel livello dei tassi.
Gli indici azionari chiudono una giornata di intensa volatilità con una prima parte di seduta molto positiva per poi stornare in negativo.
Il mercato Forex, dopo il meeting del Fomc, conferma la forza del dollaro, la debolezza del petrolio e delle commodity currencies, la variabilità dell'euro.
Domani avremo un calendario economico molto denso con il terzo meeting di decisione tassi della settimana da parte della Bank of Japan e la produzione manifatturiera giapponese; la fiducia dei consumatori in Gran Bretagna e Germania; l'inflazione e la disoccupazione della zona euro; il Pil canadese; le richieste di sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

lunedì 28 ottobre 2013

Eur-Cad, verificare la tenuta del supporto settimanale

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Cad grafico settimanale
Eur-Cad: dopo il meeting di politica monetaria della Bank of Canada e la caduta del prezzo del greggio, la scorsa settimana, abbiamo assistito un deprezzamento molto violento del dollaro canadese che ha perso terreno contro tutte le principali valute. Nel rapporto con l'euro, il cross è passato nel giro di poche sedute da 1,4070 a 1,4420 rompendo un importante livello di resistenza settimanale in zona 1,4350. Il prezzo di Eur-Cad sta al momento realizzando una candela di leggerissima correzione e sarà interessante analizzare la tenuta del precedente livello (ora di supporto) per valutare, sempre a fronte di un segnale di trading long, una entrata in acquisto con obiettivo nella seguente zona di resistenza weekly 1,47. In caso di violazione ribassista potremo comunque considerare degli spunti long anche sul supporto 1,4170 avvalorando un possibile ritorno dei compratori con l'avvicinamento (sia nel grafico daily che weekly) della media mobile 21.


Finestra macroeconomica
L'ultima settimana di ottobre si apre con un calendario economico piuttosto tranquillo in cui evidenziamo principalmente un paio di dati provenienti dagli Stati Uniti: la produzione industriale e quella manifatturiera. Entrambe hanno evidenziato una crescita, soprattutto quella industriale (+0,6%) con la migliore performance dallo scorso febbraio.
Gli indici azionari, in attesa del meeting della Fed di mercoledì, chiudono contrastati con le piazze asiatiche positive e quelle europee in rosso. Indici Usa intorno alla parità.
Il mercato Forex ci mostra una giornata di forza per il dollaro e di leggera ripresa per Petrolio e preziosi.
Anche domani i principali market movers arriveranno dagli States con il dato sulle vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori.

Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

venerdì 25 ottobre 2013

Video analisi settimanale 25.10.2013

In questa settimana abbiamo assistito al recupero dei Non Farm Payrolls americani inizialmente programmati per il giorno 4 ottobre e poi posticipati a causa dello Shutdown governativo.
Questo importante market mover ha evidenziato una netta diminuzione dei nuovi posti di lavoro nel mese di settembre (e le aspettative per ottobre non sono positive) generando tra gli operatori la convinzione che la Federal Reserve sarà "costretta" a posticipare i propri piani di riduzione degli stimoli all'economia. La reazione nei mercati finanziari è stata immediata: un ritorno alla propensione al rischio, un apprezzamento dell'euro ed un'ondata di vendite sul dollaro che hanno generato nuovi massimi storici (S&P, Dax ecc) e ritorno sui massimi biennali per il cambio Eur-Usd.

Oltre alla pubblicazione di diversi dati manifatturieri (che hanno evidenziato una conferma nella crescita cinese) ricordiamo in questa settimana il meeting di politica monetaria in Canada ed il Minute in Gran Bretagna. Nel primo caso abbiamo avuto la conferma da parte della Bank of Canada dell'attuale livello dei tassi di interesse (1%) che al momento non dovrebbero subire aumenti; anche dal Regno Unito abbiamo una conferma della politica monetaria corrente e l'indicazione del consenso unanime del Board della BoE sul mantenimento dei tassi e del piano di acquisto di asset da 375 miliardi di sterline al mese.

Vi lascio con il mio video settimanale per tutti i dettagli fondamentali e tecnici relativi alle prossime opportunità di trading.

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 23 ottobre 2013

Usd-Yen, parte bassa del triangolo

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Yen grafico daily
Usd-Yen: nel grafico giornaliero appare evidente il triangolo di medio periodo la cui rottura potrebbe, da un punto di vista tecnico, generare una forte direzionalità. La situazione non è quindi chiarissima nel time frame settimanale benché il brevissimo periodo evidenzi un Usd-Yen ribassista, sotto la media mobile, è molto prossimo all'area di supporto statico e dinamico 96,50. Un segnale di trading rialzista su questo livello chiave potrebbe portare ad un ingresso long per tradare un eventuale ritorno in zona 99; al contrario una rottura ribassista con set up di price action short confermerebbe la tendenza di breve termine e favorirebbe un ritorno del cambio sul livello 95,80.


Finestra macroeconomica
Dopo i dati negativi di ieri sul mercato del lavoro statunitense (disoccupazione in leggero calo ma nuovi posti di lavoro in forte diminuzione a settembre), il calendario odierno ha presentato fra i principali market movers l'inflazione australiana, il Minute della Bank of England e la decisione tassi di interesse in Canada.
In Australia abbiamo avuto in settembre un aumento dell’inflazione all’1,2%, superiore a quanto gli analisti si attendevano, e ciò dovrebbe diminuire la probabilità di avere ulteriori tagli dei tassi nel prossimo meeting economico della RBA in novembre.
Dai verbali dell'ultima decisione tassi britannica constatiamo che la scelta di non procedere a cambiamenti di politica monetaria è stata presa all’unanimità e, pur non aumentando il piano di stimoli, non ci saranno riduzioni fino ad un ritorno del tasso di disoccupazione al di sotto del 7%.
In Canada il governatore della banca centrale Stephen Poloz ha confermato il precedente livello di tassi all'1% evidenziando una continuazione dell’attuale politica monetaria ma senza parlare (a differenza dei precedenti meeting) di futuri rialzi nei tassi.
Le principali borse di valore chiudono una giornata negativa con pesanti cali per Milano e Madrid.
Il mercato Forex ci mostra oggi un leggero recupero del dollaro, forza dell'euro e debolezza per il Petrolio e le commodity currencies.
Per domani ricordiamo il dato sulle richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti e diversi dati sulla produzione manifatturiera (in Cina, Germania, zona euro e America).

Maurizio Orsini

lunedì 21 ottobre 2013

Eur-Usd, cerchiamo segnali long di continuazione

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Usd grafico daily
Eur-Usd: lo scorso venerdi il prezzo ha reagito sull'interessante livello di resistenza 1,37 (evidente anche nel weekly a fine gennaio 2013) dopo il forte movimento rialzista del giorno precedente. In seguito ad un primo momento di forza del dollaro, successivamente all'accordo statunitense, l'euro è tornato ad apprezzarsi confermando la tendenza rialzista di breve periodo. Una strategia volta ad entrare in questo movimento ascendente potrebbe essere quella di ricercare un segnale di trading Long sulla zona di supporto 1,3620 (approfittando anche dell'arrivo della media mobile) considerando come possibile target l'area statica e dinamica 1,3850/1,39 (massimi biennali).


Finestra macroeconomica
L'inizio di settimana è stato piuttosto tranquillo da un punto di vista macroeconomico con un discorso del governatore della Bank of Japan Kuroda ed il dato sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti (in netto calo rispetto alla precedente rilevazione ma comunque sopra le attese).
I mercati azionari hanno un avvio contrastato e chiudono una seduta incerta e con valori non molto lontani da quelli di venerdi.
Il mercato Forex ci mostra una leggera ripresa del dollaro, un calo del petrolio (dopo il dato sulle scorte) ed una seduta contrastata per l’euro.
Il calendario macroeconomico di domani che avrebbe dovuto essere di bassa volatilità come quello odierno, con la sola pubblicazione delle vendite al dettaglio canadesi, ci mostrerà invece il market mover più importante del mercato: è stato infatti ufficializzato il "recupero" dei Non Farm Payrolls, ossia i dati del mercato del lavoro statunitense, dopo il rinvio dello scorso 4 ottobre in seguito allo shutdown americano. Attenzione quindi alla volatilità sul dollaro USA.

Maurizio Orsini

venerdì 18 ottobre 2013

Video analisi settimanale 18.10.2013

Si conclude oggi una delle settimane più volatili ed incerte di questo 2013 con il pericolo di un default statunitense  evitato in extremis! Dopo il tentativo repubblicano di modificare la riforma sanitaria di Obama, favorendo di fatto il blocco del governo (shutdown),  e di fronte all'intransigenza di quest'ultimo a qualsiasi negoziato in tal senso, si è trovato nelle ultimissime ore disponibili un accordo tra le parti al fine di evitare un default tecnico con conseguente downrating statunitense. Tale accordo prevede la riapertura del governo fino alla metà del prossimo gennaio ed un innalzamento nel tetto del debito fino al 7 febbraio 2014, una soluzione provvisoria che consentirà però il reintegro di 800mila dipendenti governativi ed il tempo sufficiente per trovare delle soluzioni definitive tra i due principali partiti americani.

Anche dall'Europa abbiamo ricevuto buone notizie di carattere macroeconomico: un ottimo incremento dell'indice Zew tedesco, una conferma dell'inflazione nella zona euro e dei dati molto positivi dal Regno Unito relativamente al mercato del lavoro e alle vendite al dettaglio.

Dati più o meno invariati oggi dalla Cina con una crescita del prodotto interno lordo al 7,8% ed una produzione industriale stabile.

La prossima settimana avremo un unico meeting di politica monetaria (quello canadese) ma diversi rilevanti market movers che, come sempre, possiamo analizzare nel mio video settimanale insieme con il consueto studio analitico dei miei grafici nudi.

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
P.S: per chi mi domandava: la mia operatività è solo in reale e non in demo, come dimostro (per l'ennesima volta) nel video di oggi!

mercoledì 16 ottobre 2013

Gas Naturale, rottura o correzione?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gas Naturale grafico daily
Gas: dopo il forte movimento rialzista di queste due settimane, il prezzo si riporta in area di resistenza $3,85. Dopo la rottura delle trendline ribassiste di medio periodo, la tendenza è ascendente non solo nel time frame giornaliero ma anche su quello settimanale e H4 (entrambi sopra la media mobile) e ciò renderebbe più che possibile una futura rottura rialzista del livello chiave. Se così dovesse essere, la strategia sarebbe quella di individuare un segnale di trading long per entrare in acquisto, con target la successiva importante area di resistenza $4,30. Nono stante questo il livello livello $3,85 sembra al momento tenere, per cui un set up operativo short si potrebbe valutare per un controtrend di brevissimo termine con target in area intermedia $3,68.


Finestra macroeconomica
A pochissime ore alla scadenza per l'aumento del tetto sul debito americano il Senato ha annunciato il raggiungimento di un accordo tra le parti che porterebbe ad una fine dello "shutdown" fino al 7 gennaio 2014 ed un innalzamento del tetto sul debito fino al 7 febbraio 2014; attendiamo la conferma con la votazione del congresso. Nel frattempo dagli Stati Uniti è stato reso pubblico il Beige Book della Fed che ha evidenziato una crescita più lenta per l'economia negli ultimi mesi di quest'anno.
Tra le altre principali notizie macroeconomiche di oggi ricordiamo l'inflazione neozelandese (la scorsa notte) in aumento all'1,4%; i dati sul mercato del lavoro britannico con una disoccupazione stabile ma un numero di richieste di sussidi in netto calo, e quindi una situazione generale in miglioramento; l'inflazione della zona euro invariata all'1,1%.
I mercati azionari hanno aperto contrastati per poi girare al rialzo nel pomeriggio fiduciosi in un accordo americano, poi raggiunto (ottima performance per gli indici americani).
Il mercato Forex conferma la volatilità annunciata con una debolezza dell’euro ed una forza del dollaro dopo un inizio di seduta opposto. Petrolio di nuovo al rialzo, metalli preziosi in leggero calo.
Il calendario macroeconomico ci presenterà domani la fiducia economica australiana, le vendite al dettaglio in Gran Bretagna e le richieste di sussidi alla disoccupazione in America.

Maurizio Orsini
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lunedì 14 ottobre 2013

Eur-Aud, long sul settimanale

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Aud grafico weekly
Eur-Aud: abbiamo due valute piuttosto forti in questo periodo (rispetto alla debolezza di altre importanti monete) che risaltano, nel breve termine, un maggior apprezzamento del dollaro australiano. Il grafico giornaliero è infatti in leggera tendenza ribassista, sotto la media mobile ed il livello di resistenza 1,44.
Ciò nonostante il time frame settimanale appare ancora impostato al rialzo ed evidenzia la vicinanza del prezzo attuale ad un'area di supporto molto importante sia perché in prossimità della media mobile (come supporto dinamico) e sia perché trattasi di un livello chiave molto sentito nella serie storica di Eur-Aud, testato per la precisione nell'agosto 2011, marzo 2011 e ottobre 2010 (come resistenza) e nell'agosto 1997 (come supporto)!
Vista quindi la validità di questa area grafica, un eventuale segnale di inversione daily si potrebbe considerare per un ingresso in acquisto di Eur-Aud con primo obiettivo la zona 1,45 e, nel medio termine, un ritorno sui massimi di 1,49.


Finestra macroeconomica
L'attenzione internazionale è ancora concentrata sugli ultimi 3 giorni che l'amministrazione americana ha a disposizione per evitare pericolose conseguenze dopo lo shutdown governativo. La proposta dei repubblicani di eccedere per 6 settimane il tetto del debito pare non essere gradita ad Obama che preferirebbe una soluzione di più lungo periodo e, comunque, non soggetta ad alcuna condizione legata alla riforma sanitaria...vedremo in questa settimana cosa succederà (a partire dalla riunione tra presidente e leaders del Congresso prevista stasera alla Casa Bianca)!
Il calendario odierno ha evidenziato una crescita nell'inflazione cinese (sopra le attese) ed un leggero miglioramento della produzione industriale dell'area euro che comunque, nel tendenziale annuo, rimane in negativo e sotto le previsioni di mercato.
I mercati azionari hanno avuto un andamento piuttosto contrastato con chiusure intorno alla parità.
Il mercato Forex ci ha mostrato ieri sera una apertura in gap rialzista per l'euro che si è mantenuto in forza; seduta debole per il dollaro e le materie prime.
Tra i principali market movers di domani possiamo ricordare i dati relativi all'inflazione in Nuova Zelanda e Regno Unito, la produzione industriale giapponese, l'indice ZEW tedesco sulla fiducia economia, il Minute della banca centrale australiana.

Maurizio Orsini
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venerdì 11 ottobre 2013

Video analisi settimanale 11.10.2013

Mancano sei giorni alla scadenza prevista per trovare un accordo sull’ innalzamento del tetto al debito pubblico statunitense. Questa situazione è sicuramente quella che più di tutte sta catalizzando l’attenzione dei mercati finanziari in questi giorni. Come abbiamo commentato anche la scorsa settimana, il blocco dei finanziamenti al settore governativo è solo la punta di un problema molto più pericoloso che potrebbe portare anche ad un default tecnico del governo USA, a causa dell’impossibilità di far fronte agli stipendi federali. Il presidente Obama ed i rappresentanti repubblicani, tra un’affermazione e l’altra, stanno trovando una via d’accordo per evitare il declassamento statunitense. La volatilità nei mercati azionari e nel dollaro è stata anche causata dalla conferma della nomina di Janet Jellen come prossimo governatore della banca centrale americana, dal gennaio 2014, al posto del suo attuale capo Ben Bernanke garantendo, di fatto, una continuità nella linea di politica monetaria fin’ora adottata.
Rimanendo sempre negli Stati Uniti abbiamo ricevuto ieri i dati settimanali relativi alla disoccupazione (i Non Farm Payrolls non sono stati ancora rilasciati!) che hanno evidenziato un quadro in leggero peggioramento.
Dall’ Europa abbiamo avuto il buon dato sulla produzione tedesca e la conferma della BCE di una situazione economica in graduale ripresa, per quanto il vero anello debole è sempre costituito dal mercato del lavoro e da una disoccupazione ancora troppo elevata.
Nessuna variazione di politica monetaria dall’ Inghilterra con il governatore Mark Carney che ha confermato sia il livello dei tassi di interesse (0,50%) che il piano di acquisto asset di 375 miliardi di sterline al mese.

Vi lascio il mio consueto video settimanale per vedere i prossimi appuntamenti macroeconomici e per analizzare insieme alcuni dei miei grafici nudi del mercato Forex!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
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mercoledì 9 ottobre 2013

Oro, nuovo momentum ribassista

Analisi giornaliera del mercato Forex, Oro grafico daily
Oro: benchè all'interno di una fase piuttosto confusa di medio termine, il metallo giallo si trova in un trend ribassista di breve periodo più evidente (sotto la EMA21 e la resistenza a $1345) e che potrebbe essere rafforzato dalla tenuta della resistenza intermedia costituita dal livello chiave $1320. Un leggero ritracciamento dopo la candela negativa di oggi potrebbe essere interessante per entrare in una successiva ripresa del movimento discendente dell'Oro che potrebbe avere come target di profitto le aree $1270 e $1200.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico odierno ci ha mostrato diversi importanti dati provenienti dal Regno Unito: il prodotto interno lordo e la produzione industriale (in calo) e la produzione manifatturiera (leggermente in ripresa ma molto meno del previsto). Anche dalla Germania abbiamo ricevuto il dato sulla produzione industriale, risultato molto superiore alle attese.
Dagli Stati Uniti invece sono stati resi pubblici i verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria della Fed (il cosiddetto Minute del Fomc) da cui è emerso quanto già evidenziato dal governatore Ben Bernanke due settimane fa, ossia la propensione ad una continuazione degli stimoli monetari a sostegno dell’economia per giungere gradualmente ad una riduzione degli stessi a cominciare dalla fine di quest'anno.
Dagli USA abbiamo anche ricevuto la notizia della nomina da parte del presidente Obama di Janet Yellen come prossimo governatore della Fed al posto di Ben Bernake (attualmente è la sua vice).
I mercati azionari chiudono contrastati, con performance positive per Tokyo, New York, Milano e Madrid; negativi gli altri indici.
Il mercato Forex evidenzia una debolezza per euro e sterlina, dollaro molto forte che ha penalizzato la maggior  parte delle commodities.
Tra oggi (nella notte europea) e domani evidenziamo due discorsi che il governatore della BCE Mario Draghi terrà negli Stati Uniti, il primo in Massachusetts alla Harward Kennedy School ed il secondo a New York presso l'Economic Club. Anche il governatore della Bank of Japan Kuroda avrà un discorso presso il CFR di New York.
Sempre domani avremo dal Regno Unito il meeting di politica monetaria (non sono attese modifiche ai tassi da parte della Bank of England); dall'Australia i dati relativi al mercato del lavoro, dagli USA le richieste di sussidi alla disoccupazione e dalla zona euro il report mensile della BCE.

Maurizio Orsini

lunedì 7 ottobre 2013

S&P500, long sul supporto statico e dinamico

Analisi giornaliera del mercato Forex, S&P grafico daily
S&P: il grafico giornaliero ci mostra un evidente canale rialzista che ha avuto origine poco più di un anno fa e che ha contribuito a generare nuovi massimi storici prima in maggio e poi in agosto e settembre di quest'anno. Questo bullish trend si trova al momento in fase di correzione e proprio su un livello statico e dinamico importante rappresentato dall'area 1670. Un segnale di trading rialzista si potrebbe analizzare per valutare un ingresso long con potenziale ritorno della quotazione in area 1710 prima e 1730 successivamente. Prestiamo comunque massima attenzione all'eventualità di un break out ribassista, con conseguente cambio di tendenza di medio periodo, che potrebbe derivare soprattutto da motivazioni fondamentali: il problema dello "shutdown" americano e del tetto al debito pubblico potrebbero infatti causare movimenti molto speculativi sul dollaro; da qui l'esigenza di attendere sempre "conferme" dai nostri segnali operativi.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico di oggi è stato particolarmente tranquillo e possiamo evidenziare nello specifico il report mensile della Bank of Japan e la fiducia degli investitori nella zona euro. Nel primo caso la banca centrale giapponese ha evidenziato una moderata crescita dell'economia domestica, che è prevista in graduale miglioramento, così come delle esportazioni. Nessun particolare accenno al tasso di cambio se non la constatazione di un apprezzamento dello Yen nell'ultimo mese. Negativo invece il dato sulla fiducia degli investitori che, nella zona euro, è scesa al 6,1 ossia sotto il dato precedente e sotto le previsioni.
I mercati azionari dopo il rimbalzo di venerdì scorso chiudono una seduta negativa, soprattutto Tokyo, con l'eccezione di Milano.
Il mercato Forex ha evidenziato oggi una nuova debolezza del dollaro e del petrolio, al contrario dei metalli preziosi che disegnano candele rialziste.
In attesa di avere qualche riscontro dagli Stati Uniti in merito alla questione dell’innalzamento del debito (entro il 17 ottobre) avremmo dovuto ricevere domani, dopo il rinvio della scorsa settimana, i dati sul mercato del lavoro (Non Farm Payrolls) ma pare che gli stessi non siano stati confermati.
Tra gli altri principali market movers ricordiamo i dati del mercato del lavoro svizzero e la fiducia sull’economia in Australia.

Maurizio Orsini

venerdì 4 ottobre 2013

Video analisi settimanale 04.10.2013

La settimana attuale è stata caratterizzata da una elevata volatilità, come spesso succede nella prima settimana di ogni mese, ma non solo in virtù dei classici meeting di politica monetaria bensì anche per la difficile situazione che si sta delineando negli Stati Uniti.
In questi giorni infatti abbiamo avuto le riunioni di decisione tassi in Australia, zona euro e Giappone con una conferma generalizzata dell'attuale politica monetaria espansiva e del costo del denaro e con una apertura del governatore Draghi per future nuove misure che potrebbero includere anche un terzo round di LTRO per il sistema bancario sempre più in crisi di liquidità.
Contemporaneamente dagli Stati Uniti, a causa del mancato accordo tra il presidente Obama e i repubblicani, è partito il blocco del finanziamento al settore governativo che ha provocato già il taglio di 800mila posti di lavoro e che potrebbe generare una crisi pesantissima (a livello globale) se non verrà trovata entro il 17 ottobre una soluzione all'innalzamento del tetto sul debito.
Questa grave situazione (detta "shutdown") ha avuto come conseguenza, tra le altre, anche quella rinviare il rilascio dell'importante dato macroeconomico sul lavoro americano inizialmente previsto per oggi (Non Farm Payrolls).


La prossima settimana prestiamo attenzione alla volatilità sulla sterlina, con la riunione della banca centrale inglese per la decisione tassi. Vediamo questo e gli altri market mover nel mio solito video outlook settimanale insieme con la mia semplice e disciplinata analisi dei grafici daily!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini

www.mauriforex.com

 

mercoledì 2 ottobre 2013

Gbp-Cad, long su ritracciamento o short sulla resistenza

Analisi giornaliera del mercato Forex, Gbp-CadGbp-Cad: la situazione generale della sterlina è da più parti considerata “in apprezzamento” (soprattutto in relazione al dollaro) e molti attendono delle imminenti prese di profitto. La realtà del cross in oggetto appare però leggermente diversa: la rottura recente dell'area 1,64 è stata particolarmente rilevante in quanto livello superiore di una lateralità di lungo periodo (ben visibile nel grafico settimanale e mensile) e che potrebbe riportare Gbp-Cad nell'area di resistenza 1,70 nel breve periodo e verso un ulteriore apprezzamento nel medio termine, considerando i bassi livelli di quotazione in relazione alla storicità del cross. La strategia operativa potrebbe essere quella di ricercare un possibile nuovo segnale long su leggero ritracciamento nel supporto intermedio 1,6670 (H4) o meglio ancora in area 1,66; oppure di attendere l'arrivo nell'area di resistenza 1,70 per poi valutare potenziali segnali di inversione per entrate di brevissimo termine in controtrend. Come al solito sarà il prezzo stesso a chiarire il quadro analitico e a stabilire la strategia migliore da adottare!


Finestra macroeconomica
L’odierno calendario economico ci ha presentato il secondo meeting di politica monetaria della settimana, la decisione tassi di interesse della Banca Centrale europea. Come da previsioni Mario Draghi non ha apportato alcuna modifica al livello attuale del costo del denaro confermando, come già varie volte evidenziato, l’intenzione della BCE di proseguire con le attuali misure di politica monetaria ed anche con ulteriori strumenti come la LTRO se necessario.
Previsto per oggi (quasi a fine seduta americana) il discorso di Ben Bernanke alla Federal Reserve di St.Louis.
I mercati azionari hanno chiuso la giornata negativamente con una seduta migliore per l’indice italiano che beneficia dell’ottenimento della fiducia al governo Letta e, per ora, evita una crisi politica.
Il mercato Forex ci ha mostrato ancora una debolezza del dollaro, un recupero dell’euro, del neozelandese e dei preziosi.
Domani fra i principali market movers possiamo ricordare le vendite al dettaglio nella zona euro, le richieste di sussidi alla disoccupazione e l’indice non manifatturiero USA.

Maurizio Orsini