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venerdì 28 marzo 2014

Video analisi Forex 28.03.2014

La settimana in corso non ha presentato novità particolari: nessuna riunione di politica monetaria, market movers di ordinaria volatilità, indici azionari piuttosto contrastati ed in lateralità, nessuna notizia internazionale degna di particolare menzione.

Sicuramente l'inizio di aprile sarà decisamente più interessante (e volatile) con la riunione della banca centrale australiana (aumenteranno i tassi come in Nuova Zelanda?) e della BCE con relativa conferenza stampa di Mario Draghi. La prossima settimana avremo anche la pubblicazione dei dati mensili sul mercato del lavoro statunitense, le Non Farm Payrolls; non assisteremo invece alla decisione tassi del Regno Unito (in genere il primo giovedì del mese come per la BCE) pianificata per il 10 di aprile.

Nel video che ho preparato questo venerdì analizziamo insieme alcuni interessanti strumenti (Aud-Usd, Eur-Cad, Usd-Yen, Oro) e i miei trades in corso (USOil, Aud-Chf, Eur-Aud, Gbp-Aud)!


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 26 marzo 2014

Segnali Forex: Eur-Aud, il testa e spalla pare formato!

Eur-Aud, grafico di Price Action giornaliero
Eur-Aud: il ritorno alla forza del dollaro australiano, a cui stiamo assistendo nelle ultime sedute, pare confermare quello che fino a pochi giorni fa sembrava solo una potenziale figura di inversione. Dopo il massimo raggiunto in gennaio a 1,58 infatti il prezzo ha gradualmente continuato un movimento discendente rompendo la media mobile nel time frame settimanale (1,5160) e tutta la zona statica e dinamica di supporto 1,5130 (trendline rialzista annuale) e completando uno dei pattern di inversione di tendenza più conosciuti in analisi tecnica, il testa e spalla. Al fine di evitare false rotture e per avere la conferma del cambio trend è necessario attendere il ritest della cosiddetta "neckline" e quindi un pullback tecnico sul livello chiave 1,5130 con segnale di trading short sul time frame daily o H4. Il target di una operazione in vendita sarebbe per lo meno in area 1,45. Ovviamente in caso di un nuovo ritorno sopra la neckline (e quindi di falsa rottura daily) valuterei set up long sul time frame settimanale.



Calendario Forex
Il calendario economico di oggi ci presenta, tra i market movers più importanti, il dato sulla fiducia dei consumatori tedeschi (invariata), gli ordini dei beni durevoli statunitensi (in forte rialzo) e, tra poche ore, la bilancia commerciale neozelandese.
I principali indici azionari oggi chiudono una seduta positiva con performance buone per l’Asia e l’Europa. Indici americani, al momento, appena sopra la parità.
Domani riceveremo le vendite al dettaglio in Gran Bretagna e numerosi dati provenienti dagli Stati Uniti: il prodotto interno lordo, i consumi individuali, i sussidi alla disoccupazione.

Maurizio Orsini

lunedì 24 marzo 2014

Segnali Forex: Eur-Usd, pronti a rotture ribassiste?

Eur-Usd, grafico di Price Action giornaliero
Eur-Usd: il grafico settimanale è ancora impostato al rialzo, con il prezzo sopra la EMA21, ma sia il quattro ore che il daily appaiono decisamente più ribassisti, sotto l'importante resistenza 1,3820 e la media mobile ed evidenziando la rottura della trendline rialzista di breve periodo. La strategia potrebbe essere quella di trovare un set up di price action proprio nel time frame H4 (al fine di ottenere un rapporto rischio/rendimento migliore) oppure di valutare un segnale di trading nel grafico daily confermato da una rottura ribassista della zona 1,3750 per una entrata in vendita con primo target in zona 1,3650 e poi eventualmente in area 1,3480.


Calendario Forex
L'ultima settimana di marzo inizia con una serie di dati manifatturieri dai differenti risultati: dalla Cina, dalla Germania e dagli USA sono giunti dati negativi e sotto le attese degli analisti a differenza della zona euro in cui sono state rispettate le previsioni. Dalla Germania e dall'area euro abbiamo ricevuto anche i dati sul PMI servizi che hanno deluso le attese nel primo caso e confermato le stesse nel secondo.
Gli indici asiatici hanno chiuso positivamente la prima seduta settimanale con ottime performance per Tokyo ed Hong Kong. Debole invece l'apertura delle borse europee (che chiudono al ribasso) e di quelle statunitensi.
Il calendario economico di domani ci mostrerà il consueto indice IFO tedesco; l'inflazione britannica; la fiducia dei consumatori statunitensi.

Maurizio Orsini

venerdì 21 marzo 2014

Video analisi Forex 21.03.2014

Le notizie giunte dalla Crimea con il referendum di domenica scorsa e l'annessione da parte della Russia non hanno influito sui mercati che, al contrario, hanno avuto una prima parte di settimana decisamente positiva. Laddove non è riuscita l'Ucraina è arrivata la Federal Reserve con il taglio nell'acquisto di asset governativi che ha messo le ali al dollaro e spinto al ribasso i corsi azionari.
Oltre a quello della Fed evidenziamo anche il meeting di politica monetaria in Svizzera, con la conferma da parte della SNB del livello dei tassi e del "floor" minimo nel cambio contro l'euro (pari a 1,20) che verrà mantenuto anche con l'acquisto illimitato di euro dato che il franco è considerato ancora troppo apprezzato.

Nella video analisi di questo venerdì vediamo insieme alcune interessanti opportunità di trading per la prossima settimana!


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 19 marzo 2014

Segnali Forex: Aud-Nzd, occhio a segnali long!

Aud-Nzd, grafico di Price Action giornaliero
Aud-Nzd: come abbiamo già visto in altri articoli, la coppia si trova in un trend ribassista di medio-lungo termine che sta giungendo però in un'area di supporto molto interessante. Il livello 1,0430 rappresenta infatti un minimo storico che non viene testato da ben 9 anni per cui, seppur all'interno di un momentum più ribassista che rialzista, rappresenterebbe comunque una situazione interessante quella di trovare un chiaro set up di price action long proprio su tale zona di supporto o anche sul precedente livello 1,0530 (magari simile alla Pin di fine gennaio). La strategia potrebbe essere quella di approfittare di un ritorno agli acquisti con un target di breve sul primo livello di resistenza 1,0730 per poi, eventualmente, puntare ad un ritorno sulla parte superiore del trading range a 1,09.



Calendario Forex
Giornata, quella odierna, con diversi importanti market movers: dal Giappone ricordiamo un discorso del governatore della BoJ Kuroda; dal Regno Unito la pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting di politica monetaria (livello tassi e acquisto asset confermati all'unanimità) e i dati sul mercato del lavoro che non sono risultati molto positivi (conferma della disoccupazione al 7,2% ma calo dell'occupazione e aumento dei sussidi alla disoccupazione). Tra poche ore avremo il dato sul prodotto interno lordo neozelandese e, soprattutto, la conclusione della riunione del Fomc con la decisione tassi e la comunicazione del tapering da parte di Janet Yellen.
Dopo il referendum in Crimea e la sua annessione ufficiale da parte della Russia i principali indici azionari si muovono intorno alla parità, in attesa delle decisioni della Fed.
Il calendario economico di domani ci mostrerà il secondo meeting di politica monetaria della settimana, in Svizzera, dove non sono attese variazioni. Altri dati giungeranno poi dagli Stati Uniti: sussidi alla disoccupazione, indice Philadelphia Fed e Super Indice.

Maurizio Orsini

lunedì 17 marzo 2014

Segnali Forex: Rame, attendiamo la fine del rimbalzo.

Rame, grafico di Price Action giornaliero
Rame: dopo una fase di incertezza e lateralità durata circa sette mesi (con il prezzo chiuso tra i livelli $3,40 e $3,15) il Rame ha avviato un movimento di ribasso che si è notevolmente accentuato lo scorso 7 marzo con il primo default di un bond cinese. Il prezzo è passato nell'arco della stessa giornata dai $3,20 ai $3,08 continuando poi il trend discendente nelle immediate sedute giungendo sui minimi quasi triennali di $2,90. Dopo questa fortissima discesa il Rame sta accumulando sopra il livello chiave appena menzionato, tentando un recupero tecnico rialzista che potrebbe giungere anche in area $3,04 (primo livello di Fibonacci) sulla quale si potrebbero ricercare segnali di trading short per riprendere il trend bearish.



Calendario Forex
La terza settimana di marzo inizia con pochi market movers rilevanti tra i quali possiamo ricordare l’inflazione della zona euro in febbraio (in netto aumento anche se non come il mercato prevedeva); la produzione industriale e manifatturiera degli Stati Uniti entrambe positive e sopra le attese.
Dopo il referendum di ieri in Crimea, che (era scontato!) ha confermato la volontà popolare di annettersi alla Russia separandosi dall’Ucraina, i mercati internazionali non risentono del clima di “guerra fredda” e viaggiano praticamente tutti in territorio positivo.
Il calendario economico di domani ci mostrerà il Minute della banca centrale australiana, il dato sull’inflazione statunitense e l’indice di fiducia tedesca ZEW.

Maurizio Orsini

venerdì 14 marzo 2014

Video analisi Forex 14.03.2014

Settimana decisamente meno volatile, quella che termina oggi, rispetto ai fuochi d'artificio di quella passata ma comunque con interessanti spunti di riflessione.

Nella riunione di politica monetaria che si è tenuta in Giappone sono stati confermati sia i tassi di interessi che la base monetaria in un clima di "attesa" che al momento sta generando un leggero rafforzamento dello yen ed un rallentamento di quegli effetti positivi che aveva generato il Quantitave Easing nell'aprile 2013.
Nel secondo meeting monetario in Nuova Zelanda il governatore Wheeler (come da attese) ha deciso di aumentare il tasso di riferimento al 2,75% confermando il buon stato di salute dell'economia domestica e aprendo la strada, magari, per mosse restrittive in altre zone geografiche (Australia?).

A proposito di dollaro australiano, facciamo attenzione alla contrazione dell'economia cinese (vendite al dettaglio e produzione industriale sotto le attese) perché, vista la stretta correlazione, potrebbe influenzare l'export australiano e ridurre gli effetti positivi legati ai buoni dati macro giunti negli scorsi giorni.

Nel video settimanale di questo venerdì analizziamo i grafici di Aud-Nzd, Eur-Usd, Gbp-Yen ed i metalli preziosi.


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 12 marzo 2014

Segnali Forex: Aud-Nzd, ci avviciniamo ai minimi storici.

Aud-Nzd, grafico di Price Action giornaliero
Aud-Nzd: come anticipato in uno dei miei precedenti post e dopo aver toccato la media mobile, il prezzo ha ripreso il movimento ribassista che ha contribuito a spingere il cross dell'Oceania verso la zona 1,05. Il quadro tecnico evidenzia un trend di medio termine short ben definito ma da fine anno Aud-Nzd si trova in questa lateralità che non riesce ancora a violare. Sarà quindi interessante valutare la price action proprio sulla zona di supporto sopra menzionata perchè un chiaro segnale long potrebbe essere negoziato per vedere un ritorno del prezzo verso il lato superiore di questo range (1,09); a rafforzare questa potenziale situazione vi è anche la presenza di un livello storico di minimo di Aud-Nzd a 1,0440.



Calendario Forex
Il calendario economico di oggi è iniziato con un paio di dati sulla fiducia dei consumatori dall’Australia e dal Giappone, nel primo caso abbiamo riscontrato un netto aumento al contrario della fiducia giapponese che è risultata in calo.
Dalla zona euro la produzione industriale è risultata essere superiore alle attese al 2,1%.
Il market mover principale della giornata è comunque il meeting di politica monetaria che si terrà tra pochissime ore in Nuova Zelanda; il consensus degli analisti è per un incremento dei tassi al 2,75% (attenzione alla volatilità sul cambio).
Oggi i mercati azionari asiatici hanno archiviato una pessima giornata con chiusure nettamente negative (Nikkei -2,60%); anche le borse europee dopo un'apertura incerta virano al ribasso così come gli indici americani che si muovono, deboli, intorno alla parità.
Per domani ricordiamo le aspettative di inflazione e i dati sul mercato del lavoro in Australia; la produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina; il report mensile della BCE; le vendite al dettaglio e i sussidi alla disoccupazione USA; l’indice manifatturiero neozelandese.

Maurizio Orsini

lunedì 10 marzo 2014

Segnali Forex: Eur-Gbp, un segnale short sulla resistenza o break out rialzista?

Eur-Gbp, grafico di Price Action giornaliero
Eur-Gbp: non è sicuramente tra le coppie che esprimono, da un po' di tempo, una direzionalità molto chiara e lineare comunque la tendenza di medio termine è ancora impostata al ribasso (anche nel time frame weekly il prezzo continua ad essere in linea con la media mobile) riflettendo una situazione di stampo fondamentale che premia la crescita ed il miglioramento del Regno Unito. Nel breve periodo Eur-Gbp ha evidenziato però una forte ripresa che ha riportato il cross sulla zona di resistenza 0,8320 importante perché valida anche da un punto di vista dinamico con il passaggio della trendline ribassista di più lungo periodo. Una strategia potrebbe essere quella di ricercare proprio su tale livello chiave un segnale di trading short per riprendere una fase di discesa della quotazione con target il supporto 0,8160. Al contrario, un' eventuale rottura rialzista (come sembra verificarsi oggi) potrebbe farci considerare l'apertura di posizioni long con target sulla resistenza successiva 0,8460.



Calendario Forex
In attesa di ulteriori sviluppi sulla situazione ucraina, ci siamo lasciati alle spalle una settimana di altissima volatilità e ne iniziamo un’altra che dovrebbe essere più “tranquilla”. La giornata odierna è stata caratterizzata da alcuni dati provenienti dal Giappone, in particolare il prodotto interno lordo che nel quarto trimestre è cresciuto (0,2%) come da attese ma meno della precedente rilevazione; le vendite al dettaglio svizzere, in netto calo; la fiducia degli investitori nella zona euro, in rialzo quasi come da attese.
Inizio negativo per le borse asiatiche con l'indice giapponese che chiude cedendo un punto percentuale; i listini europei aprono al rialzo per poi passare in negativo e chiudere contrastate, vista anche la debolezza di Wall Street.
Il calendario economico di domani ci presenterà, come market mover più importante, il meeting di politica monetaria in Giappone e la conferenza stampa del governatore Kuroda. Ricordiamo inoltre la fiducia economica australiana e la produzione industriale, manifatturiera e la stima del PIL nel Regno Unito.

Maurizio Orsini

venerdì 7 marzo 2014

Video analisi Forex 07.03.2014

La settimana appena conclusa potrebbe essere, a mio avviso, la più intensa e volatile di tutto il mese di marzo dato che, oltre ai molti e importanti market movers, abbiamo avuto una volatilità "aggiunta" in relazione alla difficile situazione ucraina.

Le quattro riunioni di politica monetaria che si sono realizzate non hanno generato modifiche nei rispettivi livelli dei tassi di interesse e cioè 2,50% in Australia, 1% in Canada, 0,50% in Gran Bretagna e 0,25% nella zona euro. Anche da un punto di vista di "linee guida" di politica monetaria non ci sono state grandi variazioni, considerando la conferma inglese sull'acquisto di asset (375 miliardi di sterline al mese) e la continuazione della "forward guidance" della BCE al fine di garantire la crescita economica e la stabilità dei prezzi.
La settimana si conclude con una serie di dati sul mercato del lavoro: in Svizzera, Canada ma, soprattutto, negli Stati Uniti con la pubblicazione delle Non Farm Payrolls e la consueta volatilità che gli stessi generano.

Nel video settimanale di questo venerdì analizzo alcuni strumenti interessanti (Eur-Aud, Usd-Chf, Petrolio) nonché la situazione delle mie operazioni a mercato.


Buon week-end
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 5 marzo 2014

Segnali Forex: Argento, cerchiamo un segnale long sul supporto.

Argento, grafico di Price Action giornaliero
Argento: il forte movimento di rialzo a cui abbiamo assistito nel mese di febbraio ha parzialmente perso di forza riportando la quotazione dai $22,30 all'area $21. La situazione, per correlazione, è molto simile a quella dell'oro con la differenza che per l'argento siamo già arrivati sul supporto statico daily e su quello dinamico rappresentato dalla media mobile 21. Una valida strategia potrebbe essere quella di ricercare proprio in quest'area un chiaro segnale di price action long per riprendere il movimento rialzista che aveva portato alla rottura della EMA21 nel time frame settimanale. Prestiamo comunque attenzione perchè proprio su quest'ultimo lasso temporale la candela in formazione è tutt'altro che rialzista (anche se, ovviamente, siamo solo a metà settimana!) e nel grafico H4 l'argento è ancora sotto la media e all'interno di un mini trend ribassista. Valutiamo quindi set up di trading evidenti e preferibilmente nel grafico daily.



Calendario Forex
Ad inizio giornata abbiamo ricevuto dall'Australia il dato sul prodotto interno lordo che non solo ha confermato le attese ma è salito al di sopra delle previsioni (+0,8% ne quarto trimestre). In Canada si è tenuta la seconda riunione di politica monetaria della settimana con conferma da parte del governatore Stephen Polloz dell'attuale livello dei tassi all'1%. Ricordiamo oggi gli ottimi dati sul PMI servizi in molte zone geografiche: Cina, Italia, Francia, Germania, zona euro, Regno Unito (tutti quanti sopra le previsioni!). Dall'Europa il dato sulle vendite al dettaglio è salito ben al di sopra delle attese mentre quello sul prodotto interno lordo ha rispettato le previsioni. Dagli Stati Uniti abbiamo ricevuto il dato sulla produzione non manifatturiera (peggio del previsto) e, tra poche ore, il consueto appuntamento con la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve in preparazione del meeting del 18 marzo.
Ancora positiva la chiusura di Tokyo (+1,20%); apertura leggermente negativa per le borse europee che chiudono poi contrastate (ma buona performance per Milano e Madrid). Intorno alla parità, al momento, gli indici americani.
Al di là della consueta attenzione alle notizie internazionali (Ucraina) che interessano i mercati, il calendario macroeconomico di domani evidenzia soprattutto le due riunioni di politica monetaria della BCE e della Bank of England con i relativi discorsi dei suoi governatori (nessuna modifica dei tassi è in previsione). Tra gli altri market mover rilevanti possiamo ricordare le vendite al dettaglio australiane ed i sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini

lunedì 3 marzo 2014

Segnali Forex: Eur-Usd, resistenza importante ed incognita Ucraina.

Eur-Usd, grafico di Price Action mensile
Eur-Usd: il grafico settimanale e giornaliero del cambio principale del Forex evidenzia un movimento rialzista
di medio termine, con il prezzo ben al di sopra della media mobile. Seppur priva di grande linearità e continuità, abbiamo assistito ad una fase ascendente che, nel giro di quasi otto mesi, ha generato un apprezzamento dell'euro contro il dollaro di ben 10 figure, passando dal livello 1,28 dello scorso luglio all'attuale 1,38. Quest'ultima area di prezzo rappresenta per l'Eur-Usd una zona molto importante non solo perché più volte testata negli ultimi anni, ma anche perché ci troviamo su un' area rilevante da un punto di vista dinamico: aprendo il time frame mensile possiamo infatti notare come sul livello 1,38 giunga la trend line ribassista di lungo periodo (partita dal luglio 2008). Valutare la price action in questa zona grafica sarà quindi basilare per identificare possibili ingressi long di continuazione del trend di breve o, al contrario, la presenza di segnali di trading short per una ripresa della tendenza di lungo termine e l'apertura di una posizione in vendita con possibile target in area 1,3150.
Purtroppo l'analisi tecnica non è aiutata in questi giorni dalle notizie internazionali, considerando la grande incertezza che ci riserva la situazione ucraina ed il possibile inizio di una guerra russa. Un evento sicuramente di carattere eccezionale la cui ufficializzazione o, speriamo, la sua risoluzione potranno sicuramente influire sull' Eur-Usd con una fortissima volatilità.



Calendario Forex
Questa settimana sarà ad altissima intensità non solo per il calendario economico particolarmente importante ma anche, e soprattutto, per le tensioni belliche in Ucraina che potrebbero modificare molto gli equilibri che si stavano creando nel mercato azionario e valutario (abbiamo iniziato subito con un crollo del Rublo russo, rialzo dell'oro ed incremento a sorpresa del tasso di interesse russo dal 5,5% al 7%).
La giornata odierna, da un punto di vista macroeconomico, ci ha presentato molti dati manifatturieri (in Cina, zona euro, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti): leggera discesa in Cina, ma attesa; negli USA ed in Europa tutti positivi e sopra le previsioni i dati manifatturieri (tranne in Italia). Ricordiamo anche il dato non manifatturiero cinese e la spesa individuale negli USA (entrambi in aumento).
Il mercato azionario risente pesantemente della crisi Ucraina e di un possibile imminente conflitto: i mercati asiatici hanno chiuso la prima seduta del mese in netto calo, così come i due principali indici russi (Micex e RTS) che hanno terminato con un crollo rispettivamente del 5% e 7%. Apertura pesantemente negativa anche per le borse europee che chiudono sulla stessa direzione. Deboli le borse americane.
Nel calendario macro di domani ricordiamo soprattutto la prima delle quattro riunioni di politica monetaria, quella in Australia, con il consensus degli analisti per un mantenimento dell’attuale livello di tasso al 2,50%.

Maurizio Orsini