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lunedì 30 settembre 2013

Aud-Nzd, un segnale di trading sui minimi quinquennali.


Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Nzd grafico daily
Aud-Nzd: dopo il movimento discendente chiaro e lineare iniziato lo scorso mese di marzo, la coppia oceanica si trova all'interno di una lateralità bimestrale che si sta concentrando su un livello molto importante di prezzo. Siamo infatti prossimi all'area di supporto 1,12/1,1250 che costituisce un livello di minimo degli ultimi cinque anni. Dopo il test della scorsa settimana e la correzione effettuata proprio sul livello di resistenza intermedia evidenziato qui in Amici del Forex, il prezzo continua a mantenersi sotto la EMA21 sia nel grafico settimanale che in quello daily e H4. L'eventuale violazione dell'area di supporto sopracitata rappresenterebbe un' ottima opportunità per ricercare uno dei miei segnali di trading short ed entrare in un movimento di continuazione ribassista con target il prossimo livello di supporto 1,09 .


Finestra macroeconomica
Inizia oggi una settimana caratterizzata dall’alta volatilità attesa come spesso sta succedendo nei primi giorni del mese. Il calendario economico odierno ci ha presentato la produzione industriale in Giappone (in rallentamento anche rispetto alle previsioni), l’inflazione nella zona euro (in discesa in settembre all'1,1%) ed il prodotto interno lordo in Canada (meglio delle attese).
I mercati azionari asiatici hanno chiuso negativamente (influenzati dall'appezzamento dello Yen, con un Nikkei in discesa del 2%) così come quelli europei che risentono anche dell'imminente nuova crisi politica italiana. Deboli anche gli indici americani.
Dall'analisi del mercato Forex evidenziamo una seduta incerta per euro e petrolio, debole per dollaro e metalli preziosi.
Domani avremo una giornata particolarmente importante per l’Australia con la riunione di politica monetaria della banca centrale (non sono attese riduzioni di tassi) ed per il dato sulla produzione manifatturiera cinese che influenzerà sicuramente il trend giornaliero del dollaro australiano (per correlazione). Altri dati manifatturieri giungeranno domani dagli Stati Uniti, Gran Bretagna e zona euro. Sempre dall’Europa riceveremo anche i dati sul mercato del lavoro tedesco. Attenzione anche alla volatilità sullo Yen con la comunicazione di politica fiscale da parte del premier nipponico Shinzo Abe.

Maurizio Orsini

venerdì 27 settembre 2013

Video analisi settimanale 27.09.2013

Il calendario economico della settimana in corso non ci ha mostrato notizie macroeconomiche di altissima rilevanza (meeting di politica monetaria o verbali di banche centrale) ma una serie di consueti dati mensili relativi a produzione e sentiment di mercato che lasciano gli equilibri valutari relativamente invariati.
La Cina continua la sua crescita manifatturiera, a differenza dell’Europa e degli Stati Uniti che sono accomunati anche nel calo della fiducia (indice tedesco IFO e fiducia statunitense in calo martedì scorso).
Il prodotto interno lordo inglese è risultato leggermente inferiore al previsto (pur in un contesto di ripresa secondo la Bank of England) così come quello americano, seppur invariato rispetto al mese scorso.

Nel mio video settimanale analizziamo i principali market movers della prossima settimana e le opportunità di trading che possiamo valutare dall’analisi semplice e disciplinata dei miei grafici nudi!

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com

mercoledì 25 settembre 2013

Usd-Chf, il franco potrebbe tornare a rafforzarsi

Analisi giornaliera del mercato Forex, Usd-Chf grafico daily
Usd-Chf: tanto il grafico giornaliero come quello settimanale evidenziano un movimento ribassista e sotto la media mobile 21. La scorsa settimana abbiamo assistito all’importante rottura dell’area di supporto 0,9030 ed in questi giorni si è realizzata la tipica correzione tecnica di ritest che molto spesso il mercato effettua. Il livello chiave (ora di resistenza) pare essere confermato, con Usd-Chf che forma una candela di possibile continuazione ribassista la quale potrebbe spingere il cambio fino alla prossima zona di supporto 0,8930, target di una possibile entrata short.


Finestra macroeconomica
La giornata odierna ci ha presentato un calendario economico relativamente tranquillo, con un paio di market movers provenienti dagli Stati Uniti: la vendita di nuove abitazioni e gli ordini dei beni durevoli (entrambi molto meglio del dato precedente ed anche rispetto alle previsioni).
I mercati azionari europei avviano le negoziazioni debolmente, dopo la chiusura negativa di quelli asiatici, e confermano questo andamento per l’intera giornata ad eccezione dell’indice spagnolo che chiude con un +0,80%.
Dall'analisi del mercato Forex emerge una seduta di debolezza per dollaro e yen, di recupero per le commodity currencies, di forza per l’euro.
Domani conosceremo il dato sul PIL britannico e americano e le richieste di sussidi alla disoccupazione USA.

Maurizio Orsini

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lunedì 23 settembre 2013

Eur-Cad, sul supporto cerchiamo un segnale di trading long

Analisi giornaliera del mercato Forex, Eur-Cad grafico daily.
Eur-Cad: il grafico giornaliero evidenzia il momento particolarmente debole del dollaro canadese nelle ultime due settimane che, contro l'euro, conferma la tendenza rialzista di medio periodo (trendline bullish dell'agosto 2012). Il prezzo di Eur-Cad si trova sopra la media mobile a 21 periodi sia nel grafico settimanale che daily e sopra l'area di supporto 1,39. L'idea è quella di rientrare, dopo una pausa di correzione tecnica, all'interno del movimento ascendente ricercando un segnale di price action long proprio sul supporto appena citato (o meglio ancora sul livello 1,37) con obiettivo l'importante area di resistenza 1,43.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico di oggi ci ha presentato una giornata di media volatilità attesa caratterizzata soprattutto dai dati relativi alla produzione manifatturiera in Cina, Germania, zona euro e Stati Uniti. La Cina mostra ancora una crescita, sia rispetto ai dati attesi che a quelli anteriori; la Germania, la zona euro e gli USA invece evidenziano un calo nella produzione rispetto ai precedenti dati positivi.
Dalla Germania evidenziamo anche la vittoria elettorale della cancelliera Merkel nelle elezioni di ieri e quindi una continuazione nella politica fiscale tedesca (ma anche quella europea!) per i prossimi 4 anni.
I mercati azionari, dopo il ritracciamento di venerdi scorso, si mantengono deboli e chiudono un’altra seduta in negativo.
Nel mercato Forex evidenziamo una forte debolezza dell’euro, in parte anche del dollaro e leggera ripresa dei preziosi.
Domani sempre dalla Germania verrà comunicato il consueto indice IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, dal Canada conosceremo le vendite al dettaglio, mentre dall’America la fiducia dei consumatori.

Maurizio Orsini

venerdì 20 settembre 2013

Video analisi settimanale 20.09.2013

La settimana che si conclude oggi era davvero molto attesa dai mercati per sapere qualcosa di più certo relativamente alla linea di politica monetaria americana. Gli stessi operatori davano quasi per scontata una riduzione (anche di 10 miliardi di dollari al mese) del piano di acquisto di asset da parte della Fed la quale, al contrario, ha sorpreso tutti prendendo ulteriormente tempo sulla base di dati fondamentali non ancora tali da permettere la fine degli stimoli monetari. La reazione dei mercati azionari è stata ovviamente fortissima, con un a ripresa del “risk on”, nuovi massimi storici e vendite consistenti di dollari.
La situazione economica è sempre stabile in Australia dove la banca centrale ha evidenziato una crescita sotto trend, un aumento dell’export (soprattutto del ferro) ma anche una leggera salita della disoccupazione e quindi la propensione a mantenere un atteggiamento accomodante.
Tale politica monetaria potrebbe invece gradualmente diminuire in Inghilterra dove la situazione economica sta migliorando e, benché non siano al momento previsti aumenti nei tassi, non dovrebbero esserci altre misure espansive.
Nella zona euro continua la “discrepanza” tra i dati relativi alla produzione e alla fiducia (ancora una volta in aumento lo Zew tedesco) e quelli del mercato lavorativo con una disoccupazione ancora preoccupante.
Nulla di nuovo dalla banca centrale svizzera che conferma i tassi di interesse senza modifiche, come da attese.

Vediamo questi aspetti, il calendario economico della prossima settimana e i miei grafici "nudi" nel mio consueto video weekly!
http://www.youtube.com/watch?v=qI24OrCGavg&feature=youtu.be

Un cordiale saluto
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
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mercoledì 18 settembre 2013

Aud-Nzd, lateralità prima della discesa?

Analisi giornaliera del mercato Forex, Aud-Nzd grafico daily.
Aud-Nzd: in lateralità da circa due mesi, il prezzo ha da poco violato al ribasso la media mobile sul grafico giornaliero (anche il weekly è sotto media) e potrebbe rivedere presto il livello di supporto 1,1250 che costituisce un importante minimo quinquennale. Su questa area grafica vorrei vedere una rottura, con uno dei miei segnali di trading short, al fine di avere una conferma di quella che potrebbe essere una continuazione ribassista del movimento discendente iniziato nel marzo scorso e di cui la precedente lateralità ne costituirebbe una fase di accumulazione. Se così fosse potremmo avere anche un interessante target in zona 1,09 frutto della proiezione tecnica visibile nel grafico.


Finestra macroeconomica
Il calendario economico odierno ci ha presentato due appuntamenti importanti da parte della Bank of England e della Federal Reserve. Mark Carney ha confermato la linea espansiva della banca centrale inglese che, all'unanimità, non ha modificato ne il livello del tasso di interesse (0,50%) e tantomeno il piano di acquisto di asset da 375 miliardi di sterline al mese; l’economia è in ripresa e non sono previsti ulteriori stimoli monetari.
Ovviamente il market mover più atteso della giornata è stato il meeting del Fomc con il discorso di Ben Bernanke relativo alla conferma dell’attuale tasso americano (0,25%). Il capo della Fed ha evidenziato come non sia ancora possibile stabilire tempistiche per modifiche all’attuale piano monetario e quindi è tutto ancora rinviato alle prossime riunioni.
I mercati azionari europei hanno avviato le contrattazioni molto positivamente per poi chiudere intorno alla parità, mentre quelli americani prudenti durante la prima parte della seduta hanno poi preso il volo sulla scia di una continuazione del quantitative easing.
Domani conosceremo il PIL neozelandese, le vendite al dettaglio britanniche, i sussidi alla disoccupazione e le vendite di case esistenti USA, la decisione tassi di interesse in Svizzera.
 
Maurizio Orsini

lunedì 16 settembre 2013

Oro, un segnale di trading short per confermare la rottura di breve periodo

Analisi giornaliera del mercato Forex, Oro grafico daily
Oro: il trend di breve periodo (ma anche quello settimanale) è ribassista ed ha portato la scorsa settimana l’oro a rompere sia la media mobile che la trendline bullish trimestrale. Attendiamo un segnale di price action in vendita sulla prima resistenza daily in area $1.340 per valutare posizioni corte con target in area $1.270 prima e $1.200 successivamente. Il segnale di trading è sempre necessario per confermare una continuazione ribassista dell’oro e non l’inizio di una nuova lateralità.


Finestra macroeconomica
Con il pericolo bellico in Siria che pare scongiurato (è stato rilasciato il tanto atteso report dell’ONU  sulle armi chimiche) l’attenzione si sposta sulla giornata di mercoledì quando si riunirà la Federal Reserve e conosceremo le Minute dell’ultima decisione tassi con l’annessa conferenza stampa di Bernanke.
La giornata odierna ha evidenziato il dato sull’inflazione della zona euro (stabile come da attese al 1,3%) e la produzione industriale e manifatturiera USA (meglio della rilevazione precedente).
Dopo la giornata leggermente positiva di venerdi scorso, i mercati azionari confermano i rialzi soprattutto dopo l’annuncio dell’abbandono di Larry Summers alla sostituzione di Bernanke alla Fed. Summers è infatti considerato uno degli economisti più convinti ad una accelerazione del “tapering” a differenza dell’altra candidata Janet Yellen (vice di Bernanke) che rimarrebbe invece sulla stessa linea attuale.
Dall’analisi del mercato Forex evidenziamo l'apertura in gap del dollaro (poi in recupero), la forza di sterlina e neozelandese, la debolezza del petrolio.
Domani conosceremo il Minute della banca centrale australiana, l’inflazione britannica e statunitense, il consueto indice di fiducia tedesco ZEW.

Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
30 giorni di formazione gratuita con il servizio Amici del Forex