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mercoledì 7 maggio 2014

Segnali Forex: Usd-Yen, vicini ad un supporto importante.


Usd-Yen, grafico di Price Action giornaliero
Usd-Yen: l'apprezzamento dello yen e l'indebolimento del dollaro in quest'ultimo periodo ha generato un movimento ribassista di breve termine all'interno di una evidente fase di lateralità di medio periodo compresa tra  i livelli 102,70 e 101,20. Quest'ultima zona di supporto, più volte testata negli ultimi sei mesi, costituisce un livello chiave molto interessante sul quale ricercare un segnale di trading long per riprendere un movimento di rialzo verso la parte superiore del range. Un eventuale ritorno alla forza del dollaro potrebbe essere confermato anche, per correlazione, dall'avvicinamento di altri strumenti (US Dollar index, Usd-Cad, Usd-Chf) alle rispettive ed ormai prossime aree di supporto. E' evidente comunque l'importanza di attendere, sul supporto in area 101, un chiaro segnale di trading long prima di valutare posizioni rialziste, al fine di evitare break-out ribassisti di Usd-Yen con la conseguente variazione dello scenario strategico.



Calendario Forex
Il calendario economico odierno ci ha presentato i dati sul mercato del lavoro in Nuova Zelanda e Svizzera (nel primo caso con una disoccupazione stabile ed un leggero calo dell'occupazione, nel secondo caso con un calo della disoccupazione atteso dal mercato); il Minute della Bank of Japan; le vendite al dettaglio in Australia (sotto le attese) e, fra poche ore, un discorso di Janet Yellen al Join Economic Committee.
La chiusura delle borse asiatiche oggi è stata decisamente negativa e con un calo per Tokyo di quasi il 3%. L'apertura in Europa è stata al ribasso in linea con i movimenti delle ultime due sedute.
Domani ci attende una giornata molto importante in quanto, oltre ai dati del lavoro in Australia e alla bilancia commerciale cinese, si terranno le ultime due riunioni di politica monetaria della settimana nel Regno Unito e nella zona euro, con previsioni di conferma degli attuali tassi di interesse. Ricordiamo inoltre il consueto dato statunitense del giovedì sui sussidi alla disoccupazione.

Maurizio Orsini

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