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lunedì 3 marzo 2014

Segnali Forex: Eur-Usd, resistenza importante ed incognita Ucraina.

Eur-Usd, grafico di Price Action mensile
Eur-Usd: il grafico settimanale e giornaliero del cambio principale del Forex evidenzia un movimento rialzista
di medio termine, con il prezzo ben al di sopra della media mobile. Seppur priva di grande linearità e continuità, abbiamo assistito ad una fase ascendente che, nel giro di quasi otto mesi, ha generato un apprezzamento dell'euro contro il dollaro di ben 10 figure, passando dal livello 1,28 dello scorso luglio all'attuale 1,38. Quest'ultima area di prezzo rappresenta per l'Eur-Usd una zona molto importante non solo perché più volte testata negli ultimi anni, ma anche perché ci troviamo su un' area rilevante da un punto di vista dinamico: aprendo il time frame mensile possiamo infatti notare come sul livello 1,38 giunga la trend line ribassista di lungo periodo (partita dal luglio 2008). Valutare la price action in questa zona grafica sarà quindi basilare per identificare possibili ingressi long di continuazione del trend di breve o, al contrario, la presenza di segnali di trading short per una ripresa della tendenza di lungo termine e l'apertura di una posizione in vendita con possibile target in area 1,3150.
Purtroppo l'analisi tecnica non è aiutata in questi giorni dalle notizie internazionali, considerando la grande incertezza che ci riserva la situazione ucraina ed il possibile inizio di una guerra russa. Un evento sicuramente di carattere eccezionale la cui ufficializzazione o, speriamo, la sua risoluzione potranno sicuramente influire sull' Eur-Usd con una fortissima volatilità.



Calendario Forex
Questa settimana sarà ad altissima intensità non solo per il calendario economico particolarmente importante ma anche, e soprattutto, per le tensioni belliche in Ucraina che potrebbero modificare molto gli equilibri che si stavano creando nel mercato azionario e valutario (abbiamo iniziato subito con un crollo del Rublo russo, rialzo dell'oro ed incremento a sorpresa del tasso di interesse russo dal 5,5% al 7%).
La giornata odierna, da un punto di vista macroeconomico, ci ha presentato molti dati manifatturieri (in Cina, zona euro, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti): leggera discesa in Cina, ma attesa; negli USA ed in Europa tutti positivi e sopra le previsioni i dati manifatturieri (tranne in Italia). Ricordiamo anche il dato non manifatturiero cinese e la spesa individuale negli USA (entrambi in aumento).
Il mercato azionario risente pesantemente della crisi Ucraina e di un possibile imminente conflitto: i mercati asiatici hanno chiuso la prima seduta del mese in netto calo, così come i due principali indici russi (Micex e RTS) che hanno terminato con un crollo rispettivamente del 5% e 7%. Apertura pesantemente negativa anche per le borse europee che chiudono sulla stessa direzione. Deboli le borse americane.
Nel calendario macro di domani ricordiamo soprattutto la prima delle quattro riunioni di politica monetaria, quella in Australia, con il consensus degli analisti per un mantenimento dell’attuale livello di tasso al 2,50%.

Maurizio Orsini

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